Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 633

30 anni di Botero: la mostra al Vittoriano

Fernando Botero ha scelto Roma per festeggiare i suoi 85 anni, omaggiando il Complesso del Vittoriano con 50 capolavori, molti dei quali in prestito da gallerie e collezioni di tutto il mondo, che ripercorrono la sua produzione nel periodo dal 1958 al 2016: mezzo secolo di carriera di uno dei pittori viventi più rilevanti dell'arte contemporanea.Botero02

Uomini e animali affollano le tele del pittore di origini colombiane, catturando l'occhio con i colori brillanti di un'America Latina lontana e fascinosa, abbondante di vita e forme. Sono infatti queste ultime a rappresentare la chiave stilistica di Botero: l'inconfondibile linguaggio pittorico delle forme piene, dei volti rubicondi, dei corpi pasciuti, degli sguardi persi nel vuoto e delle pose grottesche. Un'esuberanza espressiva che sembra appartenere al reame dei sogni e delle fiabe, dove si percepisce una forte nostalgia per un mondo in via di dissoluzione.

L'Ala Brasini del Complesso del Vittoriano è stata suddivisa in sezioni tematiche: Antichi maestri, Natura morta, Corrida, Religione, Politica, Società, Famiglia, Festa, Nudo, Ritratti, Violenza in Colombia e Circo. Un percorso che abbraccia molti degli stili e delle tematiche di Botero, offrendo uno sguardo privilegiato sulla produzione artistica di un pittore che ha fatto della dimensione onirica un vero e proprio linguaggio.

L’arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita”, afferma l'artista. Tre matrimoni, una vita vissuta tra la Colombia, il Messico, gli Stati Uniti e l’Europa, un figlio di quattro anni scomparso in un’incidente stradale, riconoscimenti ed esposizioni di successo in tutto il mondo: la vita di Botero è un lungo e intenso viaggio, di cui ogni tela porta il segno.
Rapito dai paesaggi e dalle rappresentazioni pittoriche italiane (in particolare le opere di Giotto, dei rinascimentali e di Mantegna), Botero ha saputo mescolare negli anni la tradizione precolombiana e il barocco latino americano con la pittura classica italiana, creando accostamenti irripetibili nella storia dell'arte.
L'anatomia umana recupera la plasticità e l'innocenza nascosta in ogni corpo grazie alla rappresentazione esagerata delle forme e dei volti, lasciando che siano spesso le atmosfere a suggerire le innumerevoli tematiche affrontate dall'artista.

In esposizione dal 5 maggio al 27 agosto, la mostra curata da Rudy Chiappini si presenta come la prima grande retrospettiva dell'opera di Botero in Italia ed è promossa dall'Assessorato alla Crescita Culturale - Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio.

Riccardo Bassetti 08/05/2017

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM