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Pistoia: Le foto della storica agenzia Magnum in mostra nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale

“Dove nascono le idee. Luoghi e volti del pensiero nelle foto Magnum” è il titolo della mostra fotografica collettiva curata da Giulia Cogoli e Davide Daninos, realizzata con Magnum Photos e Contrasto in occasione della nona edizione de festival Pistoia - Dialoghi sull’uomo, una kermesse di eventi che come tema l’antropologia ed il contemporaneo.
L’esposizione, composta da 40 fotografie, porta il visitatore, attraverso le immagini, nello studio di artisti, scrittori, architetti, registi, musicisti e di osservare il luogo in cui non solo le idee nascono, ma dove trovano anche i giusti strumenti per diventare tangibili. Fin dalla sua nascita, l’agenzia Magnum Photos ha raccolto reportage sui principali intellettuali del Novecento, ritraendo così le personalità, i luoghi e i comportamenti che hanno stimolato alcune fra le idee più rilevanti della storia della nostra cultura. In mostra possiamo così scoprire, fra gli altri, gli studi di Francis Bacon, Constantin Brancusi, Giorgio de Chirico, Albert Einstein, Alberto Giacometti, Ernest Hemingway, Frida Kahlo, Primo Levi, Giorgio Morandi e Pablo Picasso. Grandi artisti, fisici e pensatori ritratti attraverso lo sguardo di venti fra i più importanti fotografi della Magnum, tra cui Werner Bischof, René Burri, Robert Capa, Elliott Erwitt, Herbert List, Inge Morath, Paolo Pellegrin e Ferdinando Scianna.
L’agenzia fu fonadata nasce a New York il 22 maggio 1947, quando Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandivert siglano il suo atto di fondazione. Con le sue sedi a New York, Londra, Parigi e Tokyo, ancora oggi riunisce sessanta tra i migliori fotografi internazionali indipendenti, continuando a produrre importanti reportage su guerre, catastrofi o eventi sociali, sottolineando, con personali e originali interpretazioni, anche gli aspetti della società ignorati dal giornalismo tradizionale.
«Nei loro scatti, i fotografi di Magnum ci mostrano archivi di idee che, come polvere, si trovano depositate su tutti i libri, i mobili e gli strumenti di lavoro. Fotografare uno studio significa fermare queste idee mentre vorticano ancora nell’aria, permettendoci così di conoscere i processi invisibili di queste menti» affermano i curatori dell’evento Giulia Cogoli e Davide Daninos.
La mostra inaugurata lo scorso 25 maggio sarà visitabile fino al primo luglio 2018.

Davide Antonio Bellalba 28/05/2018

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