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Fanart d'autore per "The Shape of Water": sette magnifici dell'illustrazione italiana a tu per tu con la creatura di Guillermo del Toro

Che forma abbia l'acqua fa parte dei misteri della natura ai quali né la scienza né la religione hanno fornito risposte esaurienti. Ed è qui che subentra l'Arte.
Il San Valentino 2018 nelle sale cinematografiche italiane è corrisposto all'uscita del nuovo film di Guillermo del Toro, "The Shape of Water". Vincitore del Festival di Venezia 2017 e candidato all'Oscar, offre alThe Shape of Water foto7 Lorenza di Sepio SimpleMadama pubblico di tutto il mondo una favola senza tempo seppur con connotati storici, fotografici, geografici ben precisi. Baltimora 1962. Elisa lavora come addetta alle pulizie in un laboratorio governativo dove sono condotti segreti esperimenti militari che, pur di vincere il nemico sovietico, non risparmiano crudeltà alcuna a creature marine al limite del mostruoso. Come l'esemplare che Elisa trova, scoprendosene irrimediabilmente attratta, in una muta corrispondenza di amorosi sensi. Fantasy, storico e thriller, la pellicola di del Toro assume i connotati di una rivisitazione della Sirenetta di Andersen, in quella sua universalità di temi e trame.
The Shape of Water foto3 LabadessaA dare forma all'acqua e all'eterno ciclo di amore e odio, di norma ed estraneo, anche la campagna lanciata dalla 20th Century Fox Italy che invita tutti gli appassionati dotati di creatività e manualità a realizzare le fanart del film (qui il link alla pagina Facebook ufficiale). Tra i fan anche personalità, di rilievo o emergenti, del panorama artistico italiano: fumettisti, illustratori e grafici si sono cimentati in una rielaborazione della pellicola, diventata per l'occasione causa efficiente e causa finale di interessanti proposte. Che sia versione 2.0 o versione cartacea, i sette illustratori italiani hanno reso omaggio in primo luogo alla loro arte: alta la tentazione di inserirsi nella cassa di risonanza dovuta al pluripremiato regista. Giulia Bernardelli (in arte Bernulia), versione deca, abbandona la bevanda nera e adotta l'acqua come mezzo espressivo, senza che il lirismo delicato e surreale della sua creazione perda l'aroma. Diego Cusano, in bilico tra santi e falsi dèi, tra musica, belle arti e grafica, che ricerca fantasie, sorrisi e canzoni, trova nella dispensa alimentare la sua fonte di ispirazione dal gentile gusto ironico e dissacrante; il titolo parla da sé: "My l'ov for you". Matti350a Labadessa, assurto alla notorietà grazie al suo rosso avatar ornitomorfo e alla sua verve polemica senza peli sul becco, propone una tavola di otto vignette a tema, senza allontanarsi dal solito tracciato. Mirka Andolfo, conosciuta tra gli altri per la sua collaborazione nel team di "Geronimo Stilton" e attualmente impegnata nella creazione di "ControNatura", declina nel suo calligrafico e metallico stile fumettistico l'immagine-icona del film: il valzer acquatico della creatura con la protagonista. Il perfetto incontro tra opposti è reso tale anche grazie alle scelte cromatiche che, nel film come nel disegno, accostano e accordano tonalità fredde e calde, quel blu-rosso di mariana memoria. Medesimo fotogramma, ma stile più evanescente ed evocativo nell'interpretazione di Virginia Azzurra Di Giorgio (in arte Virgola). Attivo per l'editore Bonelli come sceneggiatore e disegnatore, dai cult "Diabolik" e "Dylan Dog" alle nuove hit come "Orfani", per età anagrafica ed esperienza nel campo indubbiamente il più affermato in questa rosa di sette fanart d'autore, nemmeno Roberto Recchioni resiste al richiamo dell'acqua. Di solida reputazione nel mondo fumettistico italiano, non offre la sua migliore performance nell'intreccio meccanico tra mani e pinne. E dire che la storia dell'arte ha costruito la sua poetica degli affetti sulla grammatica delle mani. Last but not least, Lorenza Di Sepio. Autrice di "Simple&Madama", fumetto stile Peanuts che fotografa la tenerezza di alcuni momenti della vita quotidiana di coppia, restituisce con efficacia e garbo quel dialogo tra anime destinato a rimanere silenzioso, nel film e nel disegno ma non agli occhi del pubblico.
La creatura di Guillermo e le sue fanart dimostrano, una volta di più, che l'acqua è uno, nessuno e centomila, capace di assumere la forma degli occhi che la guardano e delle mani che la plasmano.

Alessandra Pratesi 20/02/2018

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