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Presentata la XVIII edizione del Festival del Cinema Europeo

Dal 3 all’8 aprile si svolgerà a Lecce la XVIII edizione del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica e Cristina Soldano, con un programma interessante e vario, specchio del cinema passato, presente e soprattutto futuro, con tutto ciò che l’Europa potrà fare.
Quest’anno ad aprire la kermesse sarà l’omaggio al Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, a 50 anni della sua scomparsa, con la presentazione in anteprima mondiale del film “Chi si ferma e’ perduto” di Sergio Corbucci, restaurato a cura della Cineteca di Bologna e Titanus. La proiezione sarà introdotta dal direttore della cineteca di Bologna Gianluca Farinelli, alla presenza della nipote di Totò, Elena Alessandra Anticoli De Curtis e di Carlo Croccolo, il quale riceverà l’Ulivo d’Oro alla carriera, a pochi giorni dal suo 90° compleanno, e si racconterà al pubblico in un incontro moderato dal critico Valerio Caprara. Inoltre, per l’occasione, la casa editrice Il Raggio Verde, presenterà una nuova edizione di “Totò. Tocchi e ritocchi” , volume tratto dal convegno sull’attore a Santa Caterina Ligure.
Grande spazio poi verra’ dato a protagonisti del cinema europeo come Agnieszka Holland, regista polacca due volte candidata agli oscar, la quale riceverà, presentata da Massimo Causo , l’Ulivo d’Oro alla carriera e introdurrà Spoor, il suo ultimo film presentato alla Berlinale, il regista turco Nuri Bilge Ceylan, che riceverà anche lui l’Ulivo d’Oro alla carriera presentato da Ferzan Ozpetek,con cui terra’ perfino una masterclass, e Stephen Frears, il quele invece riceverà l’Ulivo d’Oro presentato da Heather Stewart.
Per quanto riguarda il cinema italiano, i protagonisti, insigniti dell’Ulivo d’Oro alla carriera, saranno Isabella Ferrari, alla quale è dedicata la mostra fotografica “ Isabella Ferrari storia di attrice”, Valerio Mastandrea e Francesco Maselli.

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Dodici saranno invece i film in concorso, tutti presentati dai registi che incontreranno il pubblico al termine della proiezione: A date for mad Mary di Darren Thornton, A ast for ink di Morgan Simon, Album di Mehmet Can Misterberg, Living and other fictions di Jo Sol, My happy family di Nana & Simon, Rosemary di Sara Johnsen, The constitution di Rajko Grlic, When the day had no name di Teona Mitevska, Hands of a mother di Florian Eichinger.
Un ampio sguardo sulla scena europea, dunque, dove ritornerà per il secondo anno una sezione dedicata alla commedia, con una selezione di cinque opere in anteprima italiana: The bloom of yesterday di Chris Kraus, The carer di Janos Edelenyi, Tiger theory di Radek Bajgar, Vincent and the end of the world di Christophe Van Rompaey.
Evento centrale sarà ancora l’VIII edizione del Premio Mario Verdone, istituito dal Festival insieme alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici italiani. “ Il premio Mario Verdone e’ ormai un valido punto di riferimento nell’individuare giovani autori meritevoli di un riconoscimento per la loro opera prima”- affermano i fratelli Verdone- “non sarà semplice individuare il miglior film ma cercheremo di assimilare quel giudizio critico che nostro padre aveva, cercando di rintracciare quei requisiti di originalità nello stile di una regia che stupisca.” Quest’ anno si contenderanno il premio Marco Danieli per La ragazza del mondo, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro per Mine, Michele Vannucci per Il più grande sogno, mentre Gabriele Mainetti riceverà un riconoscimento speciale per il suo Lo chiamavano Jeeg Robot.
Il Festival del Cinema Europeo si contraddistingue inoltre per la sua costante attenzione ai cortometraggi, che con il tempo stanno acquisendo sempre maggior importanza, e per il quinto anno, il miglior giovane autore italiano di questo genere riceverà il Premio in memoria del regista Emidio Greco, al quale verrà dedicato anche il volume “Il cinema di Emidio Greco”, a cura di Gemma Lanzo. Infine, sempre all’interno della categoria cortometraggi, vi sarà una sezione dedicata ai corti realizzati dagli allievi della Scuola Nazionale di Cinema di Roma, una denominata “Puglia show”, riservata ai giovani registi pugliesi under 35, e un’altra dedicata alla sessualità, ai corpi e al piacere femminile.
Per cinque giorni Lecce diverrà quindi protagonista di un festival in costante crescita , con l’obiettivo di raccontare il territorio e incentivare il cinema in tutti i suoi aspetti e le sue professioni.

Maresa Palmacci 30/03/2017

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