Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

PINTURICCHIO – Il Bambin Gesù delle Mani: la gemma del Rinascimento in mostra a Cortina

“Uno dei più affascinanti capolavori del Rinascimento è finalmente in grado di raccontare la sua singolarissima sorte”. In mostra dal 1 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016 nel Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo: Pinturicchio – Il Bambin Gesù delle Mani, un quadro celato per cinque secoli in cui è racchiuso il mistero e il fascino di un tempo antico.
“Per la prima volta l’opera torna a essere presente in Italia, dopo 8 anni in cui girovagava per il mondo. – dichiara il direttore della Fondazione Guglielmo Giordano - Si è scelto di aprire la mostra a Cortina per due ragioni: anzitutto per valorizzare l’opera e fare in modo che il nostro patrimonio storico diventi ancor più fruibile per il pubblico. In secondo luogo per avvicinare l’arte alle persone, facendo sì che i pochi momenti di svago che ci concediamo nel quotidiano diventino un’occasione per scoprire le bellezze del nostro Paese”.
Il dipinto, proprietà della fondazione Guglielmo Giordano, è stato esposto nei più importanti musei, dal Guggenheim di New York al Musèe Maillol di Parigi, a Palazzo Venezia per arrivare poi a Roma.
“L’arte non invecchia ma attraversa i secoli e in tal modo va incontro a milioni di avventure. – racconta il professor Franco Ivan Nucciarelli – L’opera d’arte pur essendo sganciata dal tempo e dallo spazio, è una delle chiavi migliori per recuperare un orizzonte storico-culturale e il Bambin Gesù delle Mani è proprio l’emblema di questo suo aspetto.”
Il dipinto, superstite alla damnatio memoriae decretata dai successori di papa Borgia, che comportò la chiusura dei suoi appartamenti fino all’800’, è stato oggetto di uno dei più discussi passi di Giorgio Vasari. L’opera proviene da un affresco delle stanze vaticane che raffigurava la Madonna e il Bambino con il papa Alessandro Borgia VI inginocchiato in gesto di adorazione. Dell’affresco, ormai scomparso, resta solo il cuore della composizione, il Bambino Gesù benedicente, che viene ora riconsegnato al pubblico. Osservandolo oggi, alla luce del suo singolare passato, non soltanto lo si potrà ammirare da un punto di vista tecnico-formale ma si riuscirà a percepirne la componente del racconto che lo arricchisce nel significato e lo carica di fascino.
La Mostra Pinturicchio sarà per Cortina d’Ampezzo un’importante occasione di riavvicinamento tra i valori del territorio e quelli del patrimonio artistico italiano e segnerà per la ‘Regina delle Dolomiti’ il ritorno alle grandi Mostre Internazionali.

Giada Carlettini 28/11/2015

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM