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Ruspanti, femminili e ironiche: questi gli ingredienti della gustosa ricetta Gio’s Sisters

Mar 30

Anche le avventure più riuscite sono spesso nate da situazioni non volute, come quel giorno in cui un certo Isaac Newton iniziò a farsi domande dopo che una mela gli precipitò addosso. E a Marika Pontegavelli, Rosa Alberini e Fulvia Gasparini la mela è arrivata dritta in testa agli inizi del 2012 quando, ancora allieve di canto Jazz presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma, vengono invitate ad esibirsi per un intervento musicale di richiamo al celebre “Trio Lescano”. La passione per la musica, unita a talento e competenze, dà loro l’impulso per non limitarsi a riproporre un repertorio ormai conosciuto; in fretta, infatti, arrangiano e armonizzano a proprio gusto altri brani dell’epoca, attirando attorno a loro un pubblico che non è solo quello delle sale da ballo swing. Ai saltatori più navigati sono infatti capaci di affiancare una fetta di spettatori che non indossa abitualmente scarpe Lindy ma che non può astenersi dal muoversi al ritmo del loro rhythm & blues.
Per un genere come lo swing, alcuni riferimenti sono d’obbligo: richiami alle sonorità di Natalino Otto o Gorni Kramer non possono mancare ma il panorama americano degli anni trenta le attira nell’incantata -e incantevole- atmosfera d’oltremare, dove gli echi di Duke Ellington e Louis Prima seducono le Gio’s Sisters.
Un irriverente spirito avventuriero fa da calamita a una compagine di musicisti che in breve firmano un sodalizio che dà vita a una vera e propria band. Lo sguardo aperto e la fame di ricerca spinge Marika, Rosa e Fulvia ad arricchire sempre più il catalogo dei loro arrangiamenti, volti tanto a dare nuovo impulso alle proprie capacità compositive, quanto a valorizzare i tratti peculiari e vocali di ognuna.
Durante i primi tour tra le province di Parma, Modena e Mantova capiscono che il desiderio e soprattutto l’estro delle loro personalità le spinge a non accontentarsi di un’esibizione esclusivamente canora. Cercando collaborazioni in ambito teatrale, giungono così a una forma più completa di performance in cui il gesto, l’espressività e i costumi arricchiscono e completano uno spettacolo in grado di smuoversi dalle rigide consuetudini dei modelli preesistenti. Nel 2014 dunque, quando Matteo Pontegavelli, Luca Savazzi, Marco Braga, Giacomo Marzi e Gregorio Ferrarese arricchiscono con tromba, pianoforte, chitarra, contrabbasso e batteria quella che è divenuta la perfetta fusione tra una compagnia itinerante e una big band, allestiscono il vero primo spettacolo teatral/musicale, “Caravan Lescano”. Sotto la guida del regista modenese Giulio Costa, riscuotono i primi successi che permettono loro di frequentare diversi palchi in differenti contesti: sia in eventi per ballerini swing, come il Parma Swing Festival, La Balera dell’ortica (MI), sia in diverse rassegne tra cui “Periferico d’Arte Contemporanea” (MO), Lamoretti Jazz (PR), “Corti chiese e cortili” (BO) e teatri in provincia di Parma, Mantova e Reggio Emilia.
Il secondo spettacolo “Caravanatale” ha visto l’eclettico trio impegnato nell’ultimo allestimento andato in scena tra dicembre e gennaio scorso, che porta nuovamente in calce la firma autobiografica di Marika Pontegavelli e del loro prezioso e virtuoso pianista Luca Savazzi, questa volta su arrangiamenti originali di brani natalizi. Visto il successo che riscuotono ad ogni esibizione, non possiamo che augurare all’intera compagnia di essere solo all’inizio di una collaborazione che ha spinto persino l’agenzia Ragtime Arts Management (diretta da Lara Luppi) a prendere sotto la propria ala il nuovo spettacolo, in uscita la prossima stagione.
Avanti tutta, dunque, per le Gio’s Sisters: le tre sorelle che hanno tutte le carte in regola per giocare il proprio talento a favore di in un nuovo modo di intendere l’esibizione musicale.

Elena Pelloni 30/03/2016

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