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L'Amica Geniale: è 'Ferrante fever' (non solo in Italia)

Incontrarsi e respingersi, di quest'alternanza lunga una vita narra Elena Ferrante nella saga de “L’Amica Geniale”. I romanzi, diventati un caso editoriale in tutto il mondo, attraverso le vicende di Elena Greco (Lenù) e Raffaella Cerullo (Lila) ripercorrono le evoluzioni dell’Italia dagli anni Cinquanta fino ai nostri giorni. Entrambe nate in un rione napoletano intriso di povertà e violenza, instaurano un’amicizia profonda che si scontra con la dura realtà.

L’omonima serie tv comincia dall’infanzia delle protagoniste per arrivare all’adolescenza e coprire così l’arco di eventi del primo libro. Lenù, leale ma insicura, sin da piccola si lega intensamente a Lila e la insegue con ammirazione e un pizzico di invidia. Lila, coraggiosa e sprezzante di chi la circonda, è affamata di cultura e cerca sempre di scoprire cosa si cela dietro i racconti degli abitanti del quartiere. Intorno alle due ruotano i nuclei malavitosi, i Solara e i Carracci, i militanti comunisti come Pasquale Peluso, le ambizioni di chi come Rino Cerullo vuole elevarsi dal proprio status attraverso l’attività di famiglia. Il tema dominante, dichiarato dagli inizi, è l’importanza del diritto allo studio negato ai bambini meno abbienti e la sottomissione delle donne, a cui vengono prima imposte le decisioni dei padri e successivamente quelle dei giovani che le trattano come oggetti da possedere. amica geniale 2

Non era facile trasportare sul piccolo schermo la ricchezza di uno scenario umano così eterogeneo, eppure il regista Saverio Costanzo c’è riuscito tanto da richiamare quel neorealismo cinematografico tipico del dopoguerra. Merito anche della bravura delle interpreti, una vera sorpresa le piccole Ludovica Nasti ed Elisa del Genio e convincente la spontaneità di Gaia Girace e Margherita Mazzucco. Certamente complici della buona riuscita del progetto: la scenografia di Giancarlo Basili (l’ambientazione è stata ricreata nello spazio di una fabbrica abbandonata a Marcianise, in provincia di Caserta, e rifinita minuziosamente con l’ausilio della grafica computerizzata) e la fedelissima sceneggiatura, alla cui stesura ha partecipato la stessa Ferrante. Un successo per la Rai che per ben due serate ha segnato un ottimo share (oltre il 30% e 7 milioni di telespettatori di media) e che, per la prima volta in collaborazione con il colosso statunitense HBO, è riuscita a esportare una nostra produzione in lingua originale con l’ausilio dei sottotitoli (scelta peraltro amata dagli utenti americani). 

Dopo la conferma del rinnovo, tutto è pronto per dare il via alle riprese della seconda stagione. Si spera che questo traguardo segni l’inizio di una nuova era per la televisione italiana. 

Sara Risini 06/12/18

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