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“Madame Pink”, al Teatro Argentina il dramma a tinte rosa di Alfredo Arias

Sul palco del Teatro Argentina di Roma, arredato per l’occasione con una scenografia sgargiante, fa la sua comparsa Alfredo Arias, autore e regista di “Madame Pink”, in scena fino al 19 marzo. «Vi avverto, non capirete niente», dice scherzando, mentre dà al pubblico qualche informazione sullo spettacolo che ha scritto insieme con René De Ceccatty.
Si tratta di una “commedia con canzoni e cane” - così recita il sottotitolo - in cui la protagonista, Madame Pink (Gaia Aprea), per riempire il vuoto lasciato dalla perdita della sorella, decide di prendere con sé un animale. Una cagna, per la precisione, dalle fattezze umane e in grado di parlare.
È Roxie (interpretata dalla cantante Flo), vestita rigorosamente di rosa da capo a piedi e con una chioma alla Donatella Rettore, viziata e amante del lusso. In breve tempo diventerà la più stretta confidente della sua padrona, che però nonMadamepink01 ancora immagina come quella bestiola apparentemente innocente possa stravolgere la sua esistenza e quella di chi le sta intorno.
Madame Pink desidera una vita da favola, fatta di gioielli, denaro, auto lussuose («come una Barbie vivrò», ripete in una sua canzone). Lasciato il marito dentista (Mauro Gioia), trova conforto prima fra le braccia di Regularman (Paolo Serra), poi in quelle di Badman (Gianluca Musiu), senza sapere che Roxie sta lentamente seguendo le sue orme: la cagnolina infatti, dopo essere diventata l’amante del marito di madame Pink, punta ai suoi altri due uomini, a cui riserva un trattamento – è il caso di dirlo - bestiale, evirando uno e uccidendo l’altro. Nel giro di un paio d’ore la “favola rosa americana” in perfetto stile Broadway si trasforma così in un noir dai toni cupi.
Lo spettacolo, come afferma lo stesso Arias, è «un melodramma sul Nord America, con uno sguardo critico e ironico sulla cultura imperante negli scintillanti ambienti di Hollywood e Broadway. [...] “Madame Pink” come tutte le eroine del melodramma, è una donna esposta alla crudeltà del mondo, ma condannata a finire la sua vita con un happy end».
E l’happy end non manca, anche se sfiora i limiti del paradosso: Roxie, nonostante i misfatti compiuti, non riceverà alcuna punizione, anzi finirà negli ambienti nobili della regina d’Inghilterra, in cerca di un animaletto domestico elegante e raffinato proprio come lei.
Le musiche (14 canzoni originali ispirate agli anni ’70 e ’80) di Mark Plati e Mauro Gioia sono eseguite dal vivo sul palco da Giuseppe Burgarella (tastiere), Ben Croze (chitarre), Marco Di Palo (basso) e Salvatore Minale (batteria).
Bisogna attribuire una nota di merito alle due interpreti femminili della commedia musicale, Gaia Aprea e Flo, che per quasi due ore hanno dominato la scena grazie alle loro doti canore e attoriali.
Per la realizzazione dello spettacolo Arias si è avvalso della collaborazione di molti artisti, tra cui Agostino Iacurci, che ha curato le scenografie, Cesare Accetta per il disegno luci e Marco De Vincenzo per i costumi. La maschera indossata da Flo è invece creata dallo scultore e scenografo franco-svizzero Erhard Stiefel.

Fiorenza Petrocchi 15/03/2017

Foto: Giovanni Ambrosio

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