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#HomerLive: twitter e motion capture per la prima puntata in diretta de “I Simpson”

Quale tra i tanti, tantissimi fan che “I Simpson” vantano in tutto il mondo non ha sognato di poter parlare con Homer, magari davanti a una bella Duff bevuta da un lurido boccale del bar di Boe? Se la possibilità di visitare Springfield (almeno quella, immaginaria, che vediamo nella serie) è ancora utopia, conversare con il capofamiglia più famoso della storia della tv è ora possibile, almeno per i telespettatori made in USA. Il prossimo 15 maggio, infatti, verrà trasmessa la prima puntata in diretta della serie, dopo ventisette anni di onorata carriera televisiva.
L’episodio è il penultimo della ventisettesima stagione della longeva serie animata, si intitola “Simprovised” ed è sceneggiato da John Frink. In verità saranno in diretta solo gli ultimi tre minuti dell’attesa puntata, dove Homer risponderà alle domande che i fan hanno inviato su Twitter dal 1 al 4 maggio attraverso l’hastag #Homerlive. Quest’incontro epocale tra gli spettatori e il loro beniamino è reso possibile grazie al motion capture, la tecnica di ripresa, molto usata in ambito cinematografico, che registra i movimenti di un attore grazie a speciali sensori, per poi riportarli e riprodurli sul personaggio digitale. L’esempio più noto è sicuramente il Gollum de “Il Signore degli Anelli”, dietro le cui movenze sinuose e le orride simpson2smorfie si nascondeva il grande esperto della recitazione in mocap Andy Serkis. In questo caso l’onere toccherà a Dan Castellaneta, che dopo aver prestato per quasi trent’anni la voce a Homer, si appresta ora a dargli anche i gesti, creando così una simbiosi definitiva tra attore e creatura animata.
La grande differenza tra un film e l’episodio dei Simpson sta nel fatto che le risposte di Homer non saranno in differita ma in diretta, affidate alle grandi capacità d’improvvisazione dell’attore. “Dan Castellaneta sarà in studio e non solo quello che dice sarà in diretta, ma i suoi movimenti saranno incorporati a quello che fa Homer sullo schermo” ha spiegato Al Jean, produttore esecutivo e showrunner della serie, sottolineando che si tratta di un'idea che era in cantiere fin dal 2007, all'epoca dell'uscita del lungometraggio per il cinema dei Simpson, ma che non era stata realizzata per limiti "tecnici". Questa trovata si inserisce nella tendenza, sempre più diffusa negli Stati Uniti e nel Regno Unito, di trasmettere spettacoli in diretta (soprattutto musical) alla ricerca di un coinvolgimento sempre più forte del pubblico, anche grazie ai social. "Per quanto ne so, è la prima volta che succede per una serie animata” ha precisato però Jean, a dimostrazione che la serie è ancora interessata a sperimentare, muovendosi alla ricerca di un necessario rinnovamento.
A noi resta la curiosità di scoprire cosa gli spettatori statunitensi, travolti dalle incertezze delle primarie presidenziali post Obama, chiederanno al loro beniamino. E di sentire che cosa risponderà il papà più amato dagli americani. Homer for president!

Gianluca De Santis 13/05/2016

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