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La mostra di Afro ad Arezzo: dal formale all'informale

Dal 2 giugno al 22 ottobre ad Arezzo prenderà vita la mostra Afro. Dalla meditazione su Piero della Francesca all’Informale. La mostra, curata da Marco Pierini, avrà il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi e sarà organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo con il comune di Arezzo e la collaborazione della Fondazione archivio Afro e Magonza.
Mostra che permette di entrare a diretto contatto con la pittura e la storia di Afro Libio Basaldella (Udine 1912-Zurigo 1976), uno degli artisti più importanti del secondo dopoguerra. Artista che da una partenza “classicista”,  arrivò al superamento di astrazione e figurazione, rielaborando la luminosità e le trasparenze del Tiepolo, i volumi del Mantegna e la spazialità di Piero della Francesca.
L’esposizione avrà luogo presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, spazio adiacente alla Chiesa di San Francesco, dove è conservato il ciclo delle Storie della Vera Croce di Piero della Francesca, serie di dipinti che sarà punto di partenza per la tematica della mostra di Afro; a tal proposito Alessandro Ghinelli, sindaco e presidente della Fondazione Guido d'Arezzo afferma: “ la mostra di Alfo Basaldella, uno dei protagonisti del 900 internazionale, si collega idealmente con la grande storia della città, accanto alla Cappella Bacci di Piero della Francesca. L'iniziativa, propone opere inedite e di grande valore di ricerca dell’artista”
Il percorso della mostra ha inizio con i primi disegni di Afro, creazioni avvenute intorno agli anni Trenta, tra queste Il Cristo morto da Mantegna, opera concessa da Casa Cavazzini di Udine per l’occasione.
A seguire l’esposizione di dipinti direttamente provenienti da Rodi, come il Ciclo delle Stagioni, creazioni frutto di due cicli decorativi creati dal pittore nel 1938 presso la Villa del Profeta e il Grande Albergo delle Rose e qui esposti per la prima volta.
Fondamentale valore aggiunto, le ricerche e i prestiti di archivio forniti per l’occasione. A tal proposito rilevante la sezione dedicata ai lavori di Afro per l’Eur a Roma; dalla raccolta di video, documenti, fotografie, riviste ai cartoni preparatori dell’altezza di sei metri,  rappresentanti le Scienze e le Arti. Infine il bozzetto preparatorio per Le attività umane e sociali, opera progettata per il complesso architettonico dell’E42 di Roma.
Fornito per l’evento espositivo un volume in versione italiana ed inglese, edito da Magonza e realizzato dal curatore Marco Pierini e dal coordinatore scientifico Alessandro Sarteanesi, a seguire un allestimento fotografico realizzato da Michele Alberto Sereni.
L’inaugurazione avrà luogo il 1° giugno alle ore 18 presso la Galleria, con la presenza del sindaco Ghinelli e del direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti.

Ilaria Savoia  31/05/2023

 

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