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Se son libri fioriranno

Secondo Italo Calvino “La lettura è solitudine. Si legge da soli anche quando si è in due”.
Questo è vero, quanto bello è sentirsi in tanti uniti dalla stessa passione nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
Nel 1995 l’UNESCO ha fissato al 23 aprile la data per questo evento che mette insieme tutti gli operatori pubblici e privati che fanno sistema sul mondo del libro e della lettura.
In questo modo l’UNESCO vuole diffondere il contagio positivo della lettura attraverso delle iniziative nelle piazze, scuole, musei, cinema, università, teatri, biblioteche. L’intento è quello di stimolare l’attenzione di chi guarda i libri con sospetto o chi non legge per niente: parliamo di ben più della metà degli italiani; e offrire a grandi e piccoli un’occasione d’incontro e condivisione creativa.
Il 23 aprile non è una data scelta in modo casuale, nel medesimo giorno del 1616 sono morti tre dei più alti esempi di autori che hanno contribuito al progresso sociale e culturale: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e l'Inca Garcilaso de la Vega.
La tradizione ha avuto la sua origine in Catalogna dove, il 23 aprile, festa di San Giorgio, viene regalata una rosa per ogni libro venduto.
Ogni anno l’UNESCO sceglie una città come Capitale mondiale del libro, per il 2016 è stata scelta Breslavia, in Polonia.
Il tempo uggioso dello scorso sabato non ha fermato i festeggiamenti negli oltre mille eventi in tutta Italia, quest’anno accompagnati dal claim istituzionale “Se son libri fioriranno”.
A Roma, al museo MAXXI, si è svolto un Flash Book Mob, dove i partecipanti hanno letto un passo del proprio libro ad alta voce e al termine della lettura hanno depositato in dono il proprio libro in un angolo della piazza, lasciando il testo a chi lo raccoglierà in seguito. Al Villaggio per la Terra di Villa Borghese, si è svolta l’iniziativa Pic(k)nic Book, organizzata dall’associazione H2, anche questa con l’obiettivo del libero scambio di libri. Nel quartiere Finocchio, nel parco intitolato alla memoria di Peppino Impastato, in un’area confiscata alle mafie, è stata inaugurata la biblioteca comunale “Collina della Pace”, 1.500 metri quadri che ospiteranno una tra le più moderne e attrezzate mediateche della città e un centro culturale polivalente all’avanguardia. La Biblioteca Europea ha festeggiato il suo decennale con letture e spettacoli teatrali. Nel giardino del Goethe-Institut hanno risuonato alcuni passi di Shakespeare, Cervantes e Borges. Diverse biblioteche della capitale hanno allestito le vetrine tematiche dedicate a Shakespeare.
Forse una sola giornata così non basta nell’epoca delle classifiche, della pubblicità, del best seller e delle mode editoriali, fenomeni che tendono ad annullare le differenze fra il successo e il valore di un’opera. Quel che è bastato è stato il lavoro di chi ha cercato di formare lettori veri anziché adescare qualche consumatore in più.

Livia Filippi 24/04/2016

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