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Alice Arcuri debutta il 20 e il 21 giugno al Mercadante di Napoli; nuova serie tv in arrivo e continua "Doc"

Poliedrica attrice di cinema e di teatro di origini genovesi, Alice Arcuri ci ha raccontato alcuni dei suoi nuovi impegni lavorativi. Un nuovo progetto, una nuova sfida televisiva dal titolo “Il Clandestino”, in cui la vedremo coprotagonista nella nuova serie con Edoardo Leo in uscita il prossimo autunno e – spoiler - non sarà più l’antagonista della nuova stagione di “Doc 3”affianco all’attesissimo Luca Argentero.

In questo periodo a quali progetti stai lavorando?

“Sono i tanti progetti: adesso sono a Roma che sto girando “Doc” e contemporaneamente sto facendo uno spettacolo teatrale. Ho finito di girare, cinque settimane fa, una serie televisiva che andrà in onda ad ottobre e si chiama “Il Clandestino” con la casa di produzione IF e la regia di Rolando Ravello e con Edoardo Leo come protagonista. Adesso mi sto anche dedicando ad un progetto teatrale che si chiama il “Rito” di Ingmar Bergmam, sappiamo che nacque come testo teatrale e successivamente lo trasformò in film. Debutteremo il 20 e il 21 di giugno al Mercadante durante la rassegna del Teatro Stabile di Napoli con la traduzione di Gianluca Iumiento, con Elia Shilton (Giudice Ernst Abrahmasson), io che interpreterò Thea Winkelmann , Giampiero Judica (Sebastian Fischer), Antonio Zavatteri (Hans Wilkelmann), regia di Alfonso Postiglione; scenografia di Roberto Crea; Costumi Giuseppe Avallone e musiche di Paolo Coletta. Questo è un testo molto complesso”.

Ci puoi dare qualche spoiler sul personaggio che interpreterai?

Interpreterò Thea Winkelmann che deriva dal greco “Theos” che significa Dea. Questo è un personaggio veramente eclatante, perché la storia si fonda su tre attori famosi che vengono messi sotto processo da un giudice. In realtà la genialità è che poi si scopre essere un rito bacchico, ogni modalità del proprio vivere viene posto in discussione. C’è un triangolo amoroso. La donna che interpreto è stupenda, misteriosa. Non si conosce la sua età, il suo vero nome, c’è una sorta di mistero che rappresenta a livello simbolico Dionisio. La rappresentante della vitalità e del suo flusso.

Ritornando invece alla Serie televisiva appena finita di girare “Il Clandestino”. Qualche anticipazione sul ruolo che interpreterai?

“Il ruolo che farò è quello di una donna che appartiene all’alta società milanese, lei si sposa con un uomo ricchissimo, un politico molto famoso. Ad un certo punto scrive un romanzo ed ha molto bisogno di una guardia del corpo. La storia naturalmente è incentrata sul protagonista interpretato da Edoardo Leo (detective che ha subito un incidente molto grave, perciò perde tutto ed è costretto a ripartire da zero) che si trova a far conti con la perdita di molte cose tra l’altro da Capo della Digos, si ritrova a dover fare la guardia del corpo. In appartenenza è una donna molto diversa da lui. È una serie divisa in 12 capitoli, ogni capitolo ha una storia secondaria principale. È un ruolo molto bello che in realtà è tutto il contrario di quello che ho interpretato fino ad ora in televisione. Io ho sempre interpretato donne dure, invece lei è una donna un po' bambina che possiede delle enormi fragilità. È un personaggio incalzante poiché mediante la relazione con Edoardo Leo, riesce a capire cosa vuole realmente da un amore”.

Quindi quest’anno ti vedremo al fianco di due grandi attori nella nuova serie con Edoardo Leo, e in “Doc” con Luca Argentero: come si ci sente a lavorare con due attori considerati dei “Sexy Simbol”?

“C’è qualcuno che direbbe che sono molto fortunata, o che forse sono fortunati loro. Sono contenta che loro dicono che io sono una compagna di lavoro molto simpatica. Questo nuovo personaggio che interpreterò è molto particolare. Ha una bella linea come si dice in termini tecnici. La linea del personaggio è proprio il suo inizio dalla A alla Z. Dove possiamo vedere tutta il suo cambiamento. Quando ti danno una bella linea è difficile non ritrovarsi nel personaggio”.

Com’è stato ritornare sul set di “Doc”, dopo le riprese e l’esperienza del Covid?

““Doc” è come dire casa e famiglia, è bellissimo ritrovarsi cambiati, perché poi comunque passi tanto tempo insieme. Ognuno di noi inizia a conoscere i dettagli della vita dell’altro. Luca Argentero penso che ormai vede più Matilde Gioli che sua madre. Ci sono alcuni attori che sul set interagiscono poco. Quest’anno il primo giorno di set l’ho condiviso con Matilde, abbiamo passato a parlare tutto il tempo come delle comari. Quest’anno il regista è cambiato non è uguale a quello della stagione precedente. Ciò che rimane sempre è tutta quella passione del dettaglio.  La cosa più emozionante è ritornare nell’ospedale, perché quest’ultimo è come se fosse un personaggio a se stante. È sono rimasta sconvolta quanto sia rimasto sempre lo stesso. Nonostante sia passato un anno e mezzo, c’è sempre quell’odore, di legno e di scenografia.

Cosa ci dobbiamo aspettare dal suo ruolo nella prossima stagione di “Doc”, ci sarà una evoluzione che coinvolgerà il personaggio con qualche caratteristica particolare?

C’è da aspettarsi un cambiamento dal punto di vista nel modo di rapportarsi agli altri. Non è più una antagonista, non gioco più nella squadra avversaria. Non posso dire altro che già ho fatto spoiler. 

Essendo che comunque ci sono molti giovani che aspirano a diventare attori, che consiglio si sente di dare?

Il consiglio che sento di dare è lo stesso mantra che mi ripeto sempre nei momenti di fatica. Si deve riassumere all’interno di sé il perché si fa questo lavoro. A volte è un lavoro per la quale vieni scelto altre volte sei tu a scegliere. Ci sono degli attori che fanno questo mestiere perché hanno bisogno di esternare le proprie emozioni. Ecco consiglio di esternare sempre ciò che si sente. Io penso che tutti gli attori hanno delle parti di buio all’interno di se. In ogni attore c’è qualche crepa strana che è ciò che li rende disponibili ad affrontare qualsiasi personaggio. Chi vuole intraprendere questo percorso come attore deve avere ben chiaro la motivazione. Io mi ripeto sempre che un vincente è un sognatore che non si è mai arreso. Un attore deve lavorare su stesso e rimanere sempre centrato aggrappato a quel sogno nonostante i mille no. 

14/06/2023 Carmela De Rose, Ilaria Ferretti

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