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La nuova Stagione del Teatro di Roma è “Umanità in movimento”

“Per troppo tempo la cultura è stata schiacciata – ha commentato il Sindaco Virginia Raggi alla presentazione della nuova Stagione del Teatro di Roma – la città deve impegnarsi a ridarle un ruolo centrale. E mi impegnerò a far sì che ciò avvenga. Dobbiamo fare in modo che il teatro scenda in strada e raggiunga tutti. Inoltre, dobbiamo portare questo battito vitale anche nelle periferie affinché i nostri teatri riacquistino il centro della vita romana”.
Il baluardo di una cultura a portata (e “alla porta”) di tutti, quindi, si auspica in occasione dell’annuncio di un ricco corpus di spettacoli, che illuminerà i palchi del Teatro Argentina - centro del dialogo tra classico e contemporaneo - e del Teatro India - “quartiere della creatività” come luogo di irradiazione per tutte le arti - unito dal fil rouge di un’Umanità in movimento, titolo di un percorso di progetti e visioni dove l’arte incontra l’attualità, tra migrazioni, muri, tragedie, lehmantrasformazioni e possibilità raccolte in una narrazione sempre aperta e in divenire.
Dai grandi classici alle novità della drammaturgia contemporanea, si è scommesso su una nuova generazione di autori, registi e attori, volgendo particolare attenzione ai temi sociali e all’ interdisciplinarietà.
21 produzioni - di cui 8 nuove produzioni, 4 coproduzioni, 9 riprese - e 36 spettacoli ospiti per un totale di 57 titoli: sono i numeri di un viaggio, intrapreso per il terzo anno dal direttore Antonio Calbi e dal presidente Marino Sinibaldi, dove il Teatro di Roma afferma la propria pluralità, rinnovando la scommessa con il contemporaneo con oltre 430 alzate di sipario, 90 proposte complessive, oltre 55 autori viventi, nuovamente imperniati sulla drammaturgia del presente, le regie (62 registi) e l’arte dell’attore (oltre 300 interpreti).
All’Argentina assisteremo all’ultima regia di Luca Ronconi con “Lehman Trilogy”, e ancora a un ultimo successo, quello di Luca De Filippo, con “Non ti pago”, commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano; e poi Mario Martone con “Morte di Danton”; Filippo Timi nel capolavoro ibseniano “Una casa di bambola"; Marco Baliani e Lella Costa, autori e interpeti di “Human”; il “Faust” di Goethe, che si veste dei codici dell’Opera di Pechino nell’incontro con la regista tedesca Anna Peschke; e ancora Franco Branciaroli con Macbeth; un doppio Bernhard con Minetti, diretto da Roberto Andò, con Roberto Herlitzka, e con “L’apparenza inganna” di Lombardi-Tiezzi (all’India), il lungo viaggio omerico di Emma Dante con “Odissea a/r”; la commedia musicale pop “Madame Pink” con la regia di Alfredo Arias e la poesia di Nicola Piovani con “La musica è pericolosa”.
Il Teatro India, invece, accoglierà quattro tra le compagnie e gli artisti più interessanti del panorama teatrale romano: Lisa Ferlazzo Natoli con lacasadargilla, Eleonora Danco, e Lucia Calamaro e il duo Timpano/Frosini in un focus con due retrospettive dedicate ai loro spettacoli di repertorio. Seguono la compagnia Scimone-Sframeli, Fanny & Alexander, Fibre Parallele, MusellaMazzarelli, Anagoor, Massimiliano Civica, il Teatro Valdoca, e tra le interpreti femminili, dai percorsi sempre autoriali, Maria Paiato e Anna Bonaiuto.
faustL’articolato cartellone di proposte è inaugurato all’Argentina con “Ragazzi di vita”, il celebre romanzo di Pier Paolo Pasolini, per la regia di Massimo Popolizio, su drammaturgia di Emanuele Trevi, con Lino Guanciale e numerosi giovani interpreti, a completamento dell’anno pasoliniano che si chiude simbolicamente con la messa in scena del suo primo romanzo.
Tra i grandi successi della passata stagione, ritornano in scena “Natale in casa Cupiello” di Eduardo nella rilettura estrema di Antonio Latella e “Lear” di Edward Bond nel nuovo allestimento di Lisa Ferlazzo Natoli con protagonista Elio De Capitani, in coproduzione con il Teatro Elfo Puccini di Milano.
Oltre a “Roma per Pasolini”, non mancano percorsi che attraversano "Mondi in scena" e gli appuntamenti di “Asiatica” e “Romaeruopa Festival”, partnership riconfermate insieme a “If festival”, “Short Theater”, “Garofano Verde”, “Dominio Pubblico”, “Fast Forward Festival” con il Teatro dell'Opera, la Filarmonica di Roma, più i nuovi sodalizi con l'Università Roma Tre, il Palladium e l'Auditorium Parco della Musica.
“Umanità in movimento” – afferma il Direttore - “dichiara in modo cristallino il legame ancora più serrato che il Teatro di Roma vuole avere con la scena del presente, non chiudendo il sipario sulla feroce realtà che stiamo vivendo”.
“L’immagine che abbiamo scelto”- continua Calbi – “è dell’israeliano Ran Reuveni, fotografo d’arte: un uomo-donna del Rajasthan, odalisca o principessa da Mille e una Notte, che è teatro e vita fusi insieme, che è meraviglia e mistero. Travestimento o altra verità? A ribadire che il Mondo è composto di infiniti mondi, a volte assai lontani da quelli europei; a ricordare che il Mondo è un grande palcoscenico, dove tutti dovremmo avere eguale cittadinanza”.

http://www.teatrodiroma.net/ 

Giulia Sanzone 01/07/2016

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