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'Demetra': il 30 aprile la giovanissima band dei Treetops presenterà al Monk di Roma il loro primo album

Apr 28

Vitalità e speranza: questi i principi cardine del concept album d’esordio della band emergente dei Treetops, Demetra, per la cui uscita, il 30 aprile, è previsto un concerto-presentazione al Monk di Roma. Il disco, pubblicato dalla Vagabundos Records, è prodotto da Pino Pecorelli, che veste non solo i panni di produttore, ma anche quelli di vero e proprio ‘padrino’ dei sette ragazzi: Anna Bielli (chitarra), Marcello Tirelli (tastiere), Luca Libonati (batteria), Simone Ndiaye (basso elettrico), Andrea Spiridigliozzi (chitarra elettrica), Eric Stefan Miele (sax soprano) e Daniel Ventura (sax tenore). Fu proprio lui, infatti, a scoprire il loro talento in uno studio di registrazione nel 2017. Nata a Roma in quello stesso anno tra le aule della scuola di musica Saint Louis di Roma, la neoband era già conosciuta sulle piattaforme social: timida notorietà dovuta alla loro poetica dedita alla lotta per la sostenibilità ambientale che la rese da subito un unicum nel panorama musicale italiano.
Ed è proprio questo carattere socialmente impegnato il punto di forza del loro brano d’esordio: Demetra, prima traccia da cui l'album prende il nome. E' la storia di una creatura mitologica, figlia di un passato ancestrale e puro, risvegliatasi dopo diversi secoli di letargo. Il nuovo mondo in cui si trova a vivere non ha più la dolcezza e l’armonia di un tempo, soffocato da rumori e inquinamento, ma il feroce nemico contro cui deve combatte è un altro: l’indifferenza.
I Treetops narrano musicalmente questa lotta ideologica, quest’avventura intrapresa da Demetra per ritrovare i vecchi valori, raccontando l’alienazione in cui la protagonista rischia ogni giorno di cadere, causata principalmente dalla frustrazione di vedere la primordiale natura, ormai provata dall’uso della plastica e dallo spreco alimentare delle grandi catene di distribuzione, solo attraverso la visione dei documentari.
Non c’è niente che può concretamente fare per risvegliare l’uomo dal nichilismo disumano che domina la realtà contemporanea, il destino è solamente nelle mani degli individui: le rimane sono la speranza.
Non è solo la musica, dunque, a unire i componenti del gruppo, ma una solida e forte ideologia, per la quale combattono a denti stretti, a suon di funk, rock e jazz, improvvisando, scrivendo e diventando artefici non solo del loro personale destino ma in primis di quello umano, sociale e ambientale, così come la dea Demetra vuole che l’uomo sia.

Cristina Peretti  28/04/2022

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