Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

“La luce sugli oceani” di Derek Cianfrance: l'importanza di scegliere

Come si distingue una scelta giusta da una sbagliata quando il confine è estremamente labile?
Il regista Derek Cianfrance dopo il successo di “Blue Valentine” e “Come un tuono”, torna a parlare di amori che non sembrano essere destinati al lieto fine. La storia perfetta tra Tom Sherbourne (Michael Fassbender), un ermetico reduce dalla Grande Guerra e un'estroversa ragazza di buona famiglia, Isabel Graysmark (Alicia Vikander), è in grado di curare le ferite del passato ma inevitabilmente ne causa altre e conduce su strade tortuose.
Tom è in eterno conflitto con se stesso, tra rigida moralità e abbandono delle regole in nome del profondo sentimento per Isabel, la donna che gli ha permesso di ricominciare a vivere. Lo strazio dei protagonisti non consiste LaLuceSugliOceani04esclusivamente nella perdita più grande che si possa affrontare da genitori, ovvero la morte del proprio figlio, ma nella tremenda ripetizione del dolore.
Le frequenti inquadrature che mostrano la vastità dell'oceano e il sole che tramonta tolgono il fiato e probabilmente intendono sottolineare la duplicità dell'isola di Janus: un concentrato di bellezza paradisiaca e al contempo oscura prigione, entro cui la coppia è vittima di un ostinato tormento.
Cianfrance è un maestro nel creare l'alchimia tra le coppie. La delicatezza del contatto tra i protagonisti, le note malinconiche di Alexandre Desplat, i costumi di Erin Benach e la fotografia dai colori pastello di Adam Arkapaw contribuiscono a rendere il film un concentrato di eleganza e pathos.
La storia narrata in "La luce sugli oceani", basata sul romanzo omonimo di M.L.Stedman, è totalmente aderente al materiale letterario. Michael Fassbender (attore dotato di grande versatilità) interpreta con efficacia l'impacciato e impenetrabile Tom. Le due madri in conflitto, Alicia Vikander e Rachel Weisz (Hannah), sono struggenti. Con gli occhi gonfi e provati dalle lacrime, Isabel combatte per la propria bimba e non vuole rassegnarsi a un'ulteriore perdita, mentre in Hannah si riaccende un inaspettato barlume di speranza.
Un dramma romantico che parla di gioie e dolori della maternità, di tradimento e della necessità del perdono. Quel genere di film che può essere considerato convenzionale, se fruito solo in superficie. Probabilmente l'unica nota dolente è un ritmo troppo lento nella prima metà del film. Quando gli eventi iniziano a precipitare, il film scuote con forza e apre riflessioni importanti. Cianfrance è un regista capace di emozionare e il suo intento è nobilitato da un cast d'eccezione.
Dopo la presentazione all'ultimo Festival di Venezia, il film sarà proiettato nei principali cinema italiani a partire dall'8 marzo.

Sara Risini 02/03/17

https://www.youtube.com/watch?v=pXIYZyCPz6A 

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM