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Decima Edizione del Festival del Cinema Spagnolo a Roma

I colori della Spagna, le sensazioni del flamenco, il furore delle passioni, sulla sabbia battuta delle corride e delle città di mare. Tutto questo è stata la decima edizione del Festival del cinema spagnolo di Roma, svoltosi tra dal 4 e al 9 maggio 2017 presso il cinema Farnese e organizzato dall'Ambasciata di Spagna in Italia e da EXIT med!a. Il festival ha visto la proiezione di una fitta serie di film divisi in tre sezioni: La Nueva Ola, con i film migliori dell'ultima stagione, tra cui due inediti: El Olivo di Iciar Bollaín e La noche que mi madre matò a mi padre di Ines Paris; Grandes Exitos, con i film delle passate stagioni che hanno avuto maggior successo, e tra questi il thriller Blancanieves del regista Pablo Berger, e infine la sezione La Nueva Ola Americalatina, che allarga lo sguardo sul cinema d'oltreoceano attraverso il continente latinoamericano.

Cerca de tu casa - Eduard Cortes (2016)

Spagna 2007. Alle soglie della grande crisi mondiale, esplode la burbuja, la bolla immobiliare che determinò lo sfratto di migliaia di persone dalle proprie case, acquistate accendendo mutui. La famiglia di Sonia, interpretata dalla cantante Silvia Peres Cruz, viene sfrattata e, cercando di riprendere in mano la propria esistenza, troverà la forza della società civile. Cerca de tu casa di Eduard Cortes è la narrazione della presa d'atto che solo nell'unità di intenti e obiettivi è possibile costruire e opporsi a un sistema che schiaccia le vite degli individui. Ed è un'autocoscienza che comincia a coinvolgere tutti: dagli sfrattati, che non hanno altra scelta se non mettersi insieme, fino a coloro che eseguono gli ordini di sfratto (ad esempio il poliziotto, che non si accontenta della risposta “noi eseguiamo solo gli ordini del giudice”). Un film, dunque, fortemente militante, che racconta una vicenda drammatica sfruttando i registri narrativi del musical, con canzoni e balli corali inseriti nei momenti topici della narrazione.Tardeparalaira01

Tarde para la Ira - Raúl Arévalo (2016)

José è un uomo timido. Non lo si vede mai sorridere e si muove con fatica, a schiena curva e con le ginocchia sempre piegate. Arriva in un bar in cui lavorano Ana con suo fratello, nell'attesa che Curro, il compagno di Ana, esca di prigione. Ma tra José e Ana scatta qualcosa. Ma è tutto così ingenuo e genuino? Tarde para la ira di Raùl Arévalo è un thriller vero che destabilizza per l'assoluta imprevedibilità di colui che compirà la vendetta. Una pianificazione lucida e coltivata nei minimi dettagli che rivela una conoscenza dell'animo umano, profonda e spietata. La storia si fa scoprire poco alla volta, senza la necessità di flashback, ma solo con espedienti narrativi siti nel qui ed ora del racconto. Ad esempio, il motivo della vendetta è evocato attraverso la visione da parte del protagonista di un DVD nell'unico suo momento di cedimento. Rinfocola il suo odio, ed è in quel momento, a circa metà pellicola, che quello che sembrava il racconto della nascita di un amore tra due persone tormentate e sole, si trasforma in qualcosa di totalmente differente.

La noche que mi madre mató a mi padre – Inés París (2017) 

Succede tutto in una notte. Con i figli in vacanza e la casa tutta per loro, Isabel e Angel organizzano una cena di lavoro con la sceneggiatrice Susana per convincere Diego Peretti ad accettare il ruolo di protagonista nel loro film. Isabel è in cerca di un ruolo, Angel e Susana di un protagonista, Peretti di un contratto. Ma nel bel mezzo della serata irromperà Carlos, stralunato ex di Isabel, a stravolgere i piani della serata.
lanochechemimadre02La noche que mi madre mató a mi padre è una crime story d'interni, frizzante e mondana come una screwball comedy. Con uno stile che sembra appartenere alla penna di Agatha Christie, Inés París plasma un thriller anomalo, dal leggero sottofondo jazz e il ritmo sostenuto di black comedy come “Big nothing”, che affonda più di un colpo di scena nella carne viva di una altrimenti semplice commedia degli equivoci. Divertente parabola sulla vita, sulla morte e, dunque, sul cinema.

La próxima piel – Isa Campo, Isaki Lacuesta (2016)

A otto anni dalla sua scomparsa, il giovane Leo torna nel piccolo villaggio natale dove, tra lo stupore e la diffidenza della famiglia che lo credeva morto, cercherà di ritrovare il ritmo della propria vita. Ma un ombra accompagna il suo ritorno: è davvero lui o un impostore?
Colleziona premi in giro per l'Europa La próxima piel, noir magnetico e provocatorio che, tra le immense distese ghiacciate ai piedi dei Pirenei, racconta con cruda naturalezza un torbido intreccio familiare, riprendendo in parte “L'impostore”, film con cui Layton turbò l'America nel 2012. Lacuesta e Campos decidono di alzare il livello di suspense dipingendo un rapporto madre figlio in costante bilico sul baratro della verità, tra voci dissonanti e speranze profonde, lasciando alla fotografia afflitta e pungente di Dussuel buona parte della carica emotiva del film.
Una riflessione febbrile e calcolata sull'identità, sugli affetti e sul quel sentimento di estraneità ormai divenuto cifra esistenziale della nostra epoca.

Milena Tartarelli, Riccardo Bassetti 12/05/2017

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