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12° Festa del Cinema di Roma, il ritorno dei fratelli Taviani con il film “Una questione privata”

È tratto dal romanzo postumo di Beppe Fenoglio il nuovo film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, "Una questione privata", ambientato negli anni finali della seconda guerra mondiale, con una particolare attenzione alla resistenza partigiana.
In occasione della Festa del Cinema di Roma il regista Paolo Taviani ha presentato il lungometraggio insieme ai protagonisti Lorenzo Richelmy, Luca Marinelli e Valentina Bellè. Un progetto nato da un'esigenza condivisa, Taviani ricorda: “Ero in vacanza a Salina, quando in radio è andata in onda una lettura del libro di Fenoglio da parte di Omero Antonutti, l’ho chiamato per fargli i complimenti e ringraziarlo per avermi fatto conoscere una tale opera. Lui mi disse che mio fratello Vittorio, senza che io lo sapessi, gli aveva già telefonato per dirgli la stessa cosa”. unaquestioneprivata02
Il film è incentrato su Milton, Giorgio e Fulvia, tre ragazzi che vivono in un periodo di conflitti con tutte le difficoltà del caso. Oltre al tema storico, c’è quello del triangolo amoroso, Milton è infatti profondamente innamorato di Fulvia e quando gli viene suggerito che forse tra Giorgio, il suo migliore amico e la ragazza c’è stato del tenero, si fa divorare dalla gelosia.
“Quello del triangolo è un luogo comune, ne siamo coscienti” - afferma il regista - “sta a noi autori renderlo diverso in qualche modo. Credo che questa storia possa appassionare il pubblico. Il protagonista ama e soffre a tal punto da dimenticarsi di tutto.” Nei confronti di chi sostiene che di film sul fascismo ne abbiamo visti abbastanza, Taviani è piuttosto severo: “I fascisti stanno tornando. Abbiamo bisogno di conoscere e capire di più il nostro passato, a partire dagli anni della formazione scolastica. Basti pensare ai recenti manifesti razzisti di Forza Nuova o alla vicenda dell’uso indegno dell’immagine di Anna Frank per capire che certe ideologie sono sempre in agguato.” Lorenzo Richelmy conferma: “È vero che da parte della mia generazione e di quelle successive c’è un'ignoranza diffusa relativamente a quel periodo storico”. Marinelli invece si dice ottimista: “Non è vero che non ci sono più i valori di una volta. Ricordo l’impressione che mi fecero le comparse ventenni sul set nei panni dei partigiani. Incredibile pensare che davvero affrontarono la guerra pur essendo così giovani. Quei ragazzi noi italiani li abbiamo nel sangue, l’importante è non intorpidirsi.” Valentina Bellè conclude: “Secondo me, siamo ancora in grado di educare i nostri figli trasmettendo loro dei sani principi. Attualmente è l’ideale a non essere così chiaro, non si sa più per cosa lottare.”
“Una questione privata” arriverà nelle sale a partire dal prossimo 1 novembre.

Sara Risini 27/10/17

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