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"Due uomini, quattro donne e una mucca depressa": in arrivo nelle sale la commedia terapeutica di Anna Di Francisca

È pronto a sbarcare nei cinema italiani “Due uomini, quattro donne e una mucca depressa” l’ultimo lungometraggio di Anna Di Francisca, nelle sale dall’8 giugno con Mariposa Cinematografica.
Presentato nel 2012 al Festival di Torino con il titolo internazionale “Como estrellas fugaces”, il film è una commedia terapeutica, leggera, genuina e spensierata, che vuole essere, a detta della regista, uno sguardo tenero e al contempo sarcastico su un universo femminile desideroso di cambiamenti e solarità.DiFrancisca04
Edoardo (Miki Manojlovic), compositore senza patria in crisi esistenziale e d’ispirazione, decide di lasciare Roma e volare in Spagna dall’amico fraterno Emilio (Eduard Fernández). Giunto nello sperduto paesino della campagna iberica in cui Emilio vive, Edoardo si ritrova, senza volerlo, a dirigere il coro di una chiesa e ad avere a che fare con un microcosmo stravagante e sopra le righe in cui spiccano donne e uomini assolutamente fuori dal comune.
Julia (Maribel Verdú) aspirante cantante ed ex moglie di Carlos (Neri Marcorè) barbiere del paese ancora innamorato di lei; Sara (Manuela Mandracchia), omosessuale incapace di inseguire l’amore della sua vita; Marta (Ana Caterina Morariu), astronoma con il sogno degli USA; Victoria (Laia Marull), alla ricerca del vero amore ma impegnata ad accudire il padre, ex generale e nostalgico franchista (Hector Alterio).
DiFrancisca03L’impatto con quella piccola realtà, i suoi abitanti, i suoi colori, sapori e abitudini fa sì che Edoardo torni a provare emozioni da tempo sopite e ad avere fiducia nell’amore. Grazie a un continuo scambio di emozioni, reso possibile grazie al potere liberatorio della musica, il protagonisca e gli altri personaggi compiono via via una vera e propria progressione psicologica e in un certo qual modo cambiano il loro approccio alla vita quotidiana.
Il cast stellare riesce a rendere i personaggi credibili e veritieri ed è per questo che la pellicola oltre a una grande freschezza e quotidianità non manca di trasmettere una vena malinconica e un gusto retrò, sulla scia delle commedie italiane di tanti anni fa.
«Sono molto felice di aver preso parte a questo lavoro. Una delle più belle esperienze della mia vita. Adoravo l’atmosfera del set, così semplice, così spensierata. La musica poi ti resta dentro e non si dimentica facilmente», queste le parole di Serena Grandi, che nel film veste i panni di Irma, la colf di Emilio. Il film, girato in Spagna e in lingua spagnola può essere definito una "commedia europea", non italiana e non spagnola. «La Spagna è sempre stata una terra di grande libertà creativa - afferma la regista - Mi è sembrato il luogo perfetto per l’ambientazione delle vicissitudini di Edoardo, un uomo in crisi, cinico e demotivato. Un Paese adatto ad accogliere e sanare il disagio di un essere in pieno conflitto con il mondo e con se stesso».

Elena Picchi 01/06/2017

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