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Cinema

L'uomo fedele: un dramma a tre voci
E’ caleidoscopio in tre tempi, innesto impercettibile quanto eruttante di condizionamenti emotivi, traiettorie interrotte.Tutto ha origine da uno strappo nell'ultimo film di Louis Garrel, una verità che increspa il silenzio: laddove l’uomo è oggetto conteso; il centro è donna, il suo gioco; l’ironia efferata che ne rivela lo sforzo, il dolore.E’ sulla diacronia alternata che si origina “L’uomo fedele”, opera a tre voci dove la soggettività fuoriesce sapida, declinata a turno attraverso le voci off dei suoi personaggi; mantenendosi infatti nella forma trasversale della narrazione indiretta ci troviamo dinanzi ad una stessa storia raccontata dalle differenti percezioni di coloro che vi…
"Noi": il ritorno e la conferma di Jordan Peele nell'horror contemporaneo
Appena terminata la stagione dei premi, il cinema statunitense riparte ad alta velocità, con l’incredibile successo dell’horror Noi (Us) di Jordan Peele, in arrivo nelle sale italiane dal 4 aprile. Se già nel 2017 Peele aveva dimostrato con un unico e piccolo film indipendente (Scappa - Get Out) una visionarietà tale da rivoluzionare tanto il black film politico quanto il cinema di genere, con la sua opera seconda ribadisce e consacra definitivamente un riconoscibile stile di regia e un grande potenziale di innovazione nel cinema contemporaneo. Senza spiegare troppi dettagli di una trama che fa della rivelazione graduale il suo…
cafarnao still
''Quest’uomo merita solo il più profondo disprezzo'' sentenziava Jacques Rivette dall’alto dei Cahiers du cinéma (n. 120, giugno 1961) parlando di Gillo Pontecorvo, in particolare della sua scelta di filmare il suicidio di una prigioniera di Auschwitz con un carrello molto elaborato nel film Kapò (1959). La tesi che sosteneva Rivette, in buona sostanza, era che non si può ricercare il virtuosismo di una composizione esteticamente aggraziata quando si filma un dramma come quello della morte in un campo di concentramento. Il tentativo di muovere lo spettatore a compassione in maniera forzata, quindi, degrada l’intento altrimenti nobile di voler mostrare…
Nove David di Donatello a "Dogman", niente alle donne registe
Dopo la breve grandeur con SKY, i David di Donatello sono tornati su Raiuno, in una prima serata condotta per la seconda volta consecutiva da Carlo Conti, ormai cerimoniere ufficiale del servizio pubblico. Per quanto vi sia stato un indubbio sforzo nel rendere l’evento più attraente, i problemi sono sempre gli stessi: i limiti di un sistema che non è una vera industria in grado di promuoversi, la fragilità di uno show zeppo di momenti evitabili (imbarazzante l’unico pezzo comico, un po’ troppo improvvisato il coro del cast di “A casa tutti bene”, poco appropriata l’esibizione dei Bocelli), la scarsa…
“Dumbo”: il ritorno in live action dell’elefante più famoso del cinema convince solo in parte
Nel lungo elenco di classici appartenenti al canone Disney, Dumbo occupa un ruolo fondamentale poiché quando uscì, nel lontano 1941, la grande casa di produzione attraversava un periodo economicamente delicato, reduce dagli scarsi incassi di Fantasia e di Pinocchio, e fu proprio il suo enorme successo a invertire la rotta e a permettere all’azienda di proseguire nel suo cammino. Non sorprende dunque che, all’interno dell’ambizioso progetto di rivisitazione in live action delle proprie opere d’animazione più celebri, la Disney abbia deciso di rispolverare questo film a quasi ottant’anni di distanza: ed ecco quindi giungere nelle sale, con un carico di…
Cafarnao - Caos e Miracoli: la regista Nadine Labaki presenta a Roma il film premiato dalla Giuria di Cannes 71
“La mia responsabilità come artista è far riflettere le persone dando un volto umano ai problemi” è con queste parole che Nadine Labaki ha definito non solo il suo mestiere di regista e sceneggiatrice, ma soprattutto l’impegno sotteso alla realizzazione del suo ultimo film Cafarnao - Caos e Miracoli, vincitore del Premio della Giuria alla 71a edizione del Festival di Cannes. La regista libanese (nominata poche ore fa Presidente della Giuria "Un Certain Regard" di Cannes 2019), accompagnata dal marito e produttore Khaled Mouzanar, ha incontrato la stampa italiana alla Casa del Cinema di Roma per presentare il suo ultimo…
Hellboy Day: i 25 anni del Diavolo Rosso di Mike Mignola
1994. La Dark Horse Comics pubblica Hellboy #1 The Seed of distruction (Il seme della distruzione): è l’inizio di una lunga avventura per il personaggio creato da Mike Mignola.La storia di Hellboy prende avvio il 23 dicembre del 1944, quando la divisione nazista della Anherbe, con il malvagio stregone russo Rasputin, cerca di evocare un’orda di demoni infernali e scatenare l’apocalisse (“Progetto Ragnarok”). Le truppe americane, guidate dal professor Trevor Bruttenholm sventano il piano, ma trovano un bambino dall’aspetto infernale: pelle rossa, lunga coda, corna e una mano ipertrofica. Adottato dal professor Bruttenholm e chiamato Hellboy, il piccolo demone crescerà…

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