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"Undressed" seconda edizione sul Nove: come si mette a nudo la TV

C'è chi in TV mette a nudo la propria anima, i propri sentimenti, il proprio io interiore. E poi c'è chi, per farlo, parte dallo spogliare (letteralmente) quello esteriore. Nuove coppie e nuove storie hanno fatto capolino in "Undressed", il dating show di Nove (DTT, 9) che propone da lunedì 9 Maggio 2016 gli episodi inediti della seconda edizione, in onda dal lunedì al venerdì alle ore 23.00.
Il format, una produzione originale Magnolia per Discovery Italia, ha debuttato lo scorso gennaio incontrando subito l'interesse del pubblico nostrano, con una programmazione a tappeto anche sugli altri canali del gruppo, Real Time in testa. Il programma ha destato curiosità anche all'estero, tanto da essere già stato venduto in altri Paesi in cui è presente il gruppo Discovery (Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Germania e Australia).
Ora torna e in ogni puntata (40 da 30 minuti) due estranei si incontrano per la prima volta in uno studio minimalista, arredato solamente con un ampio letto matrimoniale e uno schermo. Dovranno conoscersi partendo da ciò che di solito è il fine undressed03serata, ovvero svestendosi e mettendosi a letto. A stimolare un confronto e un contatto fisico fotografie personali dei due protagonisti, assieme a istruzioni e domande che appaiono sul grande schermo, per approdare al momento decisivo: il bacio. Trascorsa mezz'ora, i due dovranno scegliere se rimanere sotto le coperte e conoscersi meglio o rivestirsi e non vedersi mai più.
Le prime puntate andate in onda hanno dimostrato l'universale e allo stesso tempo variegata mole di sentimenti - dubbi, eccitazione, paure, divertimento, ansie, curiosità - che tutti noi ci troviamo ad affrontare quando finiamo in intimità con una persona che ci interessa. Pensate cosa accadrebbe con qualcuno che dovete imparare a conoscere proprio così: quel che è certo è che per partecipare a questo programma bisogna avere grande sicurezza del proprio corpo e della propria autostima.
Due sono gli aspetti che attraggono lo spettatore, come testimoniano i cartelloni che probabilmente avrete visto nelle stazioni della metropolitana a pubblicizzare “Undressed”: quello prettamente voyeuristico e quello romantico-sessuale. Il vedere delle persone mettersi a nudo e quindi con l'impressione di una totale assenza di forzature; il voler sapere come va a finire la storia, perché è lo storytelling a farla da padrone, se fatto con intelligenza e consapevolezza, in qualsiasi storia televisiva.
80 coppie e potenziali relazioni, 160 punti di vista sia etero che gay per raccontare l'amore svestiti di qualsiasi accessorio, puro, undressed.

Federico Vascotto 16/05/2016