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Chiunque può essere dalla parte del bene, chiunque dalla parte del male. Si preannuncia avvincente e carica di colpi di scena la seconda stagione de “La porta Rossa”, in onda a partire da mercoledì 13 febbraio alle 21.20 su Rai Due, presentata in conferenza stampa lo scorso lunedì. Una serie ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, una coproduzione Rai FictionVelafilm, in associazione con Garbo Produzioni. Sei nuove prime serate cariche di adrenalina e tinte noir. Si riparte dopo il grandissimo successo della prima stagione, con una indagine inattesa che rilancia la storia. Una trama nuova e pronta a soddisfare e coinvolgere non soltanto gli spettatori più affezionati. Il Commissario Cagliostro (Lino Guanciale) dovrà fare i conti con una realtà imprevista.

Alcuni eventi, gli insegneranno che a volte anche le più solide certezze possono essere messere in discussione. Con la sua consueta curiosità da detective, Cagliostro cercheràdi capire quanto ancora rimasto insoluto, sempre più abituato alla sua condizione, troppo poco rassegnato all’idea di non poter incidere nelle vicende che lo coinvolgono. Quel che è certo è che sarà svelato il vero motivo della sua permanenza nella dimensione terrena. Una ragione legata a qualcosa che appartiene al passato, oltre che all’interesse nei confronti di sua figlia. Se la prima stagione era quasi totalmente incentrata sul tema della seconda opportunità, questa volta l’attenzione si sposta sul tema dei legami. Un tema declinato in diverse maniere, con alcuni dei protagonisti che impareranno a comprendere che amare una persona, spesso significa essere capaci di lasciarla andare. Anche questa volta ci sarà Anna Mayer (Gabriella Pession), personaggio che vive in prima persona un disagio universale. L’abbiamo lasciata nella prima serie alle prese con l’elaborazione di un lutto. Stavolta dovrà avere a che fare col tema dell’ingiustizia. Anna sarà costretta ad andare contro la legge per salvarsi, tra grandi silenzi e solitudine. Nel frattempo, porterà avanti il suo ruolo di madre, in maniera non stereotipata, moderna, vera. Nel cast, fra gli altri, Antonio Gerardi, Valentina Romani, Fortunato Cerlino, Elena Radonicich, Ettore Bassi, Antonia Liskova, Gaetano Bruno. Un parterre di alto livello, che si configura come elemento di novità rispetto alla prima stagione. La seconda, mette in risalto la traccia commovente e fondamentale della curiosità. La curiosità di una domanda in sospeso, un desiderio, un mistero, una storia da raccontare. Tutti i personaggi, dovranno fare i conti con ciò che è stato un tempo e ciò che può essere ora. Dovranno andare avanti, senza guardare indietro. “La porta rossa” rimane un racconto in equilibrio tra thriller, problematica esistenziale e metafisica. Una miscela che crea una magia particolare. La fine non esiste, quello che si pensa definitivo viene ribaltato. E’ un’occasione di riflessione e cambiamento.

Francesco Caselli 11/02/2019

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