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La7 da sempre è stato il canale outsider, la voce fuori dal coro. Con la conversione al digitale terrestre, e la possibilità di creare molti canali, ha deciso di lanciare La7D, una propria versione in rosa, dedicato alle donne, in contrapposizione al canale targato Mediaset La5. Se l'emittente originale ha sintetizzato la propria offerta in: telegiornali, talkshow politici e film in prima serata, la7D si è concentrato su programmi di cucina e serie televisive straniere, puntando soprattutto sul fenomeno di genere, il medical-drama "Grey's Anatomy", proponendolo indistintamente nel daytime, tutti i giorni, e due volte a settimana in prima serata.
Racchiuso nel romantico e melanconico nome "Grey's Anatomy Memories", La7D propone vere e proprie maratone degli specializzandi del Seattle Grace Hospital. Se molti pensano che questo dovrebbe fare la gioia dei fan, si sbagliano di grosso. Shonda Rhimes, creatrice dello show, è un vulcano di idee e di disgrazie e quindi può capitare che, tra una stagione e l'altra, personaggi con la story-line più positiva e promettente si ritrovino ad affrontare tradimenti, divorzi, inimicizie sul lavoro e tanto altro.
Quindi non è piacevole ritrovare all'ora di pranzo dei George, Izzie, Alex, Cristina e Meredith che muovono i primi passi tra i corridoi dell’ospedale e poi vederli, in prima serata, alle prese con il cliffhanger più grande di tutte le undici stagioni (leggasi incidente aereo).
Sì, il salto temporale tra gli episodi mandati in onda dalle 13.10 e quelli proposti alle 21.10 è grande, gigante, enorme, soprattutto per l'ingente quantitativo di trama che Shonda Rhimes e gli sceneggiatori sono in grado di infilare in 24 episodi. E ci vuole un po' per capire le dinamiche se, da spettatore distratto, ci si sintonizza sul canale 29 e ci si trova Alex e Izzie che battibeccano senza sapere che da lì a tre stagioni saranno innamorati e si sposeranno - dopo l'esportazione di un tumore al cervello di lei - di giorno, e con Lexie e Mark che lottano per non dirsi ti amo, alla sera. Tralasciando così la morte di George, il quasi matrimonio di Cristina e Preston Burke, le mille peripezie amorose di Derek e Meredith, la fase bionda di Lexie e via dicendo.
Come una montagna russa emotiva si passa da episodi dove il male peggiore può sembrare l'aborto - il primo! - di Cristina, il ritorno di Addison Shepherd, a puntate in cui i personaggi sono dimezzati, altri specializzandi si sono uniti - ma non quelli del Mercy West, troppo semplice - e i capostipite della serie hanno subito divorzi, lutti e sparatorie. E comunque gli aficionados sanno che il male maggiore deve ancora arrivare.
La7D pare aver organizzato la messa in onda dello show in maniera da rispecchiare il modo operandi #maiunagioia di Shonda Rhimes e che, conclusa l'ottava stagione, sembra pronto a proporre la decima stagione "in attesa dell'undicesima in prima tv", tralasciando - apparentemente - tutta la nona, stagione post-disastro dove ogni personaggio cerca di rimettere in sesto la propria vita.

Angela Parolin 01/08/2015

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