Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 679

Presentato a Roma “Prima che la notte”: un film sulla storia di Pippo Fava che andrà in onda il 23 maggio, Giornata della Legalità, in prima serata su Rai Uno

“Dal fondo della sua antica, riconosciuta infelicità, il siciliano viene avanti lottando ogni giorno. In verità non c'è in tutta l'Europa un popolo così orgoglioso ed infelice come il popolo siciliano, che faccia tanto male a se stesso; ma non c'è nemmeno un'anima che ha altrettanto coraggio di lottare per l'esistenza e tanta violenza, tanto amore per la vita”.
Pippo Fava

Sulle note di “Call me”, storico successo delle Blondie, comincia “Prima che la notte”, film diretto da Daniele Vicari dedicato agli ultimi anni di vita del giornalista ucciso dalla mafia nel 1984, Pippo Fava. Un inizio che come il regista ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione del film, svoltasi a Roma il 21 maggio nella Sede Rai, è ispirato a quello di “American gigolò”, cult-movie nel quale il protagonista fa ritorno a casa ascoltando in macchina la celebre canzone del 1980. Fu proprio nella primavera di quell’anno che Pippo Fava, dopo un’esperienza romana, tornò a Catania - città in cui aveva svolto gli studi e in cui risiedeva la sua famiglia - chiamato a dirigere “Il Giornale del Sud”. Fava che allora era un giornalista affermato, accettò l’incarico con entusiasmo, deciso a raccontare la bellezza e la tragicità di una città complessa, da lui molto amata. “Prima che la notte”, tratto dall’omonimo libro scritto da Claudio Fava e da Michele Gambino, ripercorre le ultime battaglie giornalistiche di un uomo che aveva scelto il suo mestiere mosso dalla necessità di raccontare la verità. Ad interpretare Pippo Fava è un bravissimo Fabrizio Gifuni, che ha ammesso di aver abbracciato questo progetto fin da subito, onorato di poter vestire i panni di un giornalista impegnato e di uomo dai mille talenti, appassionato come lui di teatro. Il film di Daniele Vicari mette in luce la determinazione di Fava, che decise di indagare sulla presenza della mafia a Catania – scelta che segnò inevitabilmente la sua condanna a morte – e la sua straordinaria voglia di vivere. “E’ importante come si raccontano storie di questo tipo – ha sottolineato il figlio del giornalista, Claudio Fava (nel film interpretato da Dario Aita) – poiché spesso ci si sofferma troppo sulla morte, privilegiando la dimensione eroica di una vittima di mafia e ben poco si guarda a quello che è successo in vita. Credo che il film di Vicari riesca invece aprima che la notte rai1 740x349.jpg.pagespeed.ce.LWcViY8PYR raccontare la vitalità, la forza e l’ironia di mio padre”. A fare eco alle parole del figlio di Fava, è stato poi Michele Gambino, coautore del libro da cui è tratto il film e uno dei più fedeli collaboratori del giornalista: “In un’ epoca di passioni tristi, questo film racconta una passione viva, allegra”. Gambino e Fava furono entrambi redattori de “I Siciliani”, una rivista mensile che Pippo Fava fondò dopo che fu licenziato dagli editori del “Giornale del Sud” a causa delle sue inchieste scomode. La rivista che fu l’ultima avventura del giornalista - freddato da cinque colpi alla nuca la sera del 5 gennaio 1984 – denunciò i legami con la mafia e le attività illecite di quattro imprenditori residenti a Catania: Carmelo Costanzo, Gaetano Graci, Mario Rendo e Francesco Finocchiaro. “Prima che la notte” mostra inoltre quanto Fava, diversamente da molti dei suoi colleghi di allora e dei giorni nostri, credesse nell’importanza dei giovani. Nelle sue ultime esperienze catanesi, scelse, infatti, di avvalersi della collaborazione di studenti universitari alle prime armi.
Durante la conferenza di presentazione del film che andrà in onda in prima serata su Rai Uno il 23 marzo, Giornata della legalità, è intervenuto Don Luigi Ciotti, Presidente dell’associazione Libera: “Non ho mai conosciuto Pippo Fava di persona, ma trovo che questo film lo racconti esattamente come me lo sono sempre immaginato: allegro, ottimista, appassionato del suo lavoro. Mi piace anche che emerga con forza la sua grande etica professionale”.
Con “Prima che la notte” Daniele Vicari è riuscito nel compito non semplice di raccontare la vita di un giornalista libero, segnata da una tragica fine, mostrando la sua voglia di vivere, di lottare e di credere nel futuro.

Chiara D’Andrea 22/05/2018

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM