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Gigi d’Alessio nuovo timoniere di “Made in Sud” su Rai2: dai mari locali a tutta la Nazione

Il cantiere sta concludendo le ultime rifiniture: ripartirà l’8 marzo alle 21.20 circa sul secondo canale l’ottava edizione Rai di “Made in Sud”, il longevo prime time comico trasmesso in diretta dall’Auditorium Rai di Napoli.
Dal 2012 il programma ha mostrato a tutta Italia volti nuovi e veterani della comicità nostrana, in particolare da Napoli in giù. Tra i più rinomati, la coppia Arteteca, ovvero “i tamarri”, emblema dell’”amore ai tempi dei social network”, quando tutto è ostentazione e il sentimento si riduce a un paradossale scambio di luoghi comuni, dialoghi e nomignoli da “baci Perugina”. Un’ottima occasione per (ri)vedere sciorinate le apparenze più ridicole di alcune consuetudini attuali. Non mancherà neppure il trio Ditelo Voi, il duo Enzo e Sal e altri habitué come Paolo Caiazzo, Alessandro di Carlo, Nello Iorio o quel “Pigroman” di Mariano Bruno.Madeinsud02
Virtù ma soprattutto vizi della nostra cultura mediterranea e dei suoi più comuni (e veri) stereotipi, dall’ “arte dell’arrangiarsi”, all’asfissia dei legami coniugali e di parentela fino all’approccio relativo e flessibile alle leggi. Il dipinto di uomini che imparano a “gestirsi a modo proprio” quando lo Stato non c’è o se c’è, comunque dorme.
I comici rimangono i protagonisti, coordinati e coadiuvati dai tre conduttori: accanto alla pugliese Elisabetta Gregoraci – grande assente alla conferenza stampa - e alla napoletana Fatima Trotta, la novità per il 2017 è Gigi d’Alessio, reduce dalla non fortunatissima esperienza sanremese, al timone delle ben dodici puntate della stagione in veste di cantante-presentatore. Tradendo un po’ di tensione per l’inedita responsabilità, in conferenza D’Alessio ha voluto porre l’accento sul successo dichiarato del programma. “Mi sentirò più vigile urbano che conduttore”, scherza davanti al pubblico.
Aggiunge qualche buona riflessione: in prima battuta, ammette l’estrema difficoltà del mestiere di chi deve far ridere: “quando uno crea una battuta la getta e già non c’è più, invece una canzone più passa il tempo, più matura e diventa bella”, in secondo luogo sottolinea la metafora del programma come espressione dell’essenza del Sud, ovvero “la casa di tutti”, portando l’esempio di Lampedusa che accoglie, soprattutto chi ha bisogno d’aiuto.
Madeinsud03I video promo del programma per Rai2 sono un riferimento ironico alla cultura meridionale che tenta di aprirsi all’intera nazione ma che “non ce la fa”, restando ancorata ad alcune incancrenite passioni artistiche. Emerge la voce fuori campo di un fittizio direttore: “allora Gigi nel nuovo Made in Sud dobbiamo parlare a tutti gli italiani”, “Che problema c’è - risponde D’ Alessio, iniziando a intonare “Oh mia bela Madunina” ma finendo irrimediabilmente a cantare “Oi vita, oi vita mia”. “Perché? – replica il cantante – era così bella e poi, era uguale”.
Anche il (vero) Direttore di Rai2 Ilaria Dallatana insiste nel voler confermare “Made in Sud” come punto di riferimento per una fascia giovane, registrando un pubblico mediamente meno senior rispetto all’abituale palinsesto di rete. Intesse delle lodi sincere al Centro Rai di Napoli per “professionalità e impegno culturale”, in una città che in questo momento “sta concentrando un’incredibile energia”, secondo Francesco Pinto, il Direttore del Centro di Produzione Tv Rai del capoluogo partenopeo. Impossibile ignorare la forza degli strumenti social come nuovi alleati: Dallatana è sicura di puntare sull’apporto della pagina Facebook del programma (che ormai ha superato abbondantemente il milione di followers) e sulle visualizzazioni nella piattaforma RaiPlay, che diffonde in rete dei “video-snack” della trasmissione, perfettamente conscia dei nuovi tipi di fruizione televisiva.
Ciò che resta alla “vecchia maniera” è sicuramente un lavoro costante, di durata annuale: i comici provano e riprovano, vengono monitorate la novità, per una vera e propria “fabbrica” dell’artigianato della comicità. Il regista resta Sergio Colabona e Rai2 collabora ancora una volta con la Tunnel produzioni dell’amministratore delegato italiano Nando Mormone, per la realizzazione.
La barca della risata è quasi pronta a salpare, a patto che chi vi salga, ospiti compresi – Gigi d’Alessio vorrebbe convincere persino Gino Paoli ma cita anche Ermal Meta e Fiorella Mannoia – lo faccia con il lato più bello dello spirito meridionale: quello che si spende e si dà totalmente per accogliere l’Italia intera, dalle Alpi ai Templi. Staremo a vedere.

Agnese Comelli 21/02/2017

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