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"LOL-Chi ride è fuori": le versioni estere e altri format d'improvvisazione

"LOL: Chi ride è fuori", su Amazon Prime Video, è ormai, un fenomeno mondiale, come certificano i diversi Paesi in cui è stato adattato. La prima stagione ha debuttato in Australia l’anno scorso, in Francia e Germania quest’anno, mente in Spagna è al momento in pre - produzione. Ma il format originale viene dal Giappone: Documental (Dokyumentaru il nome originale), arrivato alla nona stagione, di cui su Prime Video da noi sono disponibili le prime tre con sottotitoli in inglese.
Tra Documental e la sua versione italiana ci sono molte più differenze che punti di contatto. Il principio resta non ridere per non essere eliminati, ma il senso del programma è anche quello di rimettere in gioco comici celebri in passato per una seconda chance di carriera, per cui la partecipazione prevede il pagamento di una cifra di ingresso di 1 milione di Yen (circa 7 mila euro). Al posto di Fedez e Mara Maionchi, nella stanza dei bottoni, il panopticon che tutto controlla e non si lascia sfuggire nemmeno un sogghigno, come conduttore troviamo Hitoshi Matsumoto, detto Matchan, uno degli showman più noti nel suo Paese. Il vincitore si aggiudica l’intero malloppo di 10 milioni di Yen, mentre il montepremi di ben 10.000 euro che si è aggiudicato Ciro Priello dei The Jackal è stata devoluto interamente in beneficenza, come previsto dal regolamento. Se nella prima stagione di Lol abbiamo avuto un assaggio di ciò che si può arrivare a fare pur di cogliere in fallo i propri avversari, in Giappone, nel corso delle nove annate, gli spettatori hanno assistito ad ogni escamotage, anche oltre il semplice sketch o battuta, come spogliarsi completamente nudi (le immagini sono poi state censurate al momento della messa in onda) o provare a defecare sopra a un tavolo.Gioconda.jpeg
La versione italiana di "LOL – Chi ride è fuori" è arrivata su Amazon Prime Video praticamente in contemporanea con quella tedesca, entrambe proprio sulla scorta del successo dell'originale giapponese e delle stagioni andate in onda in Messico. E proprio riguardo le due edizioni europee, sta rimbalzando in questi giorni online la notizia di un possibile plagio: la polemica è stata scatenata da un Tweet di Selvaggia Lucarelli, che ha messo a confronto due momenti dei programmi in un video TikTok; e la riflessione potrebbe già partire da qui, considerando la potenza di un format che tramite un solo sketch è riuscito a coinvolgere la piattaforma streaming in cui è stato trasmesso e due social diversi nei quali si è discusso, per non parlare poi dell'enorme successo che ha avuto sulle due piazze social per eccellenza, Instagram e Facebook. Il momento di improvvisazione comica incriminato, sarebbe quello dei numeri di magia di Lillo (il metro, i kleenex, il cestino dei rifiuti...), identici in tutto e per tutto a quelli esibiti da uno dei partecipanti tedeschi.
La discussione, com'è ovvio per un prodotto che come dicevamo trae gran parte della propria linfa dal suo far parlare di sé sul web, si è scatenata subito: non è mancata la risposta di Lillo, che ha fatto notare come entrambe le esibizioni (la sua e quella del collega tedesco), fossero in realtà un omaggio ad un numero del comico americano Lioz Shem Tov; di contro, sono stati accusati anche Elio e la sua Gioconda, rei di aver imitato un altro dei concorrenti all'edizione tedesca di LOL, anch'esso con indosso il costume del capolavoro di Leonardo per la maggior parte della gara.


Più che di plagio, si potrebbe parlare di un probabile 'studio' degli showrunner del programma, che hanno preparato in contemporanea le due versioni, e alla presenza grossomodo identica degli oggetti di scena nel teatro ad uso dei partecipanti.
Lo scopo di "LOL – Chi ride è fuori" però, sembra rimanere costantemente quello di far discutere e parlare sui social, di diventare oggetto di meme piuttosto che di polemica; e tutto sommato, dall'Italia alla Germania, a Messico, Giappone, Australia, ci sta sicuramente riuscendo.
Ma esistono anche altri esempi di format basati sull’improvvisazione, tanto in Italia quanto all’estero, soprattutto nei paesi di lingua anglofona.
Uno dei casi che, nel nostro paese, ha avuto una discreta risonanza mediatica è "Buona la prima!", il programma con protagonista il duo comico Ale & Franz, andato in onda a partire dal 2007 fino al 2017 per quattro edizioni su Italia 1. "Buona la prima!" era un esperimento basato sul format tedesco Schillerstraße e aveva delle similitudini con LOL, come il trovarsi in un teatro di scena, ma anche delle differenze, come la mancanzaBuona la prima.jpeg di pubblico dal vivo che enfatizzava le gag comiche. Gli attori in scena non avevano copione, conoscevano il punto di partenza della storia ma ne dovevano poi improvvisare il seguito. A determinare il corso della trama vi era un suggeritore che comunicava con gli attori in scena tramite auricolari: solo il personaggio interessato e gli spettatori a casa sentivano il suggerimento, mentre il pubblico in sala lo poteva leggere su un maxischermo; gli altri attori dovevano invece essere bravi ad assecondare chi ha ricevuto il suggerimento, cercando di mantenere la naturalezza di uno spettacolo, creando continuamente nuove gag comiche. Ogni puntata ha una trama a sé stante con il medesimo punto di partenza, prevedendo la partecipazione di un ospite a sorpresa che arriva all'improvviso in scena e interagisce con gli attori, guidato anche lui dai suggerimenti attraverso gli auricolari.
Ma gli attori comici che salgono sul palcoscenico e non sono sempre al corrente di ciò che succede non sono solo italiani. Anche all’estero infatti troviamo molti esempi di show basati sull’improvvisazione. Primo fra tutti "Whose Line Is It Anyway?", serie televisiva britannica creata da Dan Patterson e Mark Leveson, presentata da Clive Anderson e prodotta per Channel 4 dal 1988 al 1999. Nel programma quattro sfidanti si cimentavano in una serie di giochi di improvvisazione in forma breve, dando vita a scene comiche sulla base di situazioni scelte dal conduttore o suggerite del pubblico. Tali giochi prevedevano la creazione di effetti sonori, interpretare una scena in diversi stili televisivi e cinematografici, usare oggetti di
scena e inventare di una canzone sul momento. Il successo del programma ha generato diversi adattamenti nazionali e internazionali. Uno tra questi il Drew Carey Green Screen Show, serie televisiva americana andata in onda nell'autunno del 2004 su The WB e nell'autunno del 2005 su Comedy Central. Caratteristica distintiva dello spettacolo erano gli sketch che venivano eseguiti davanti ad un green screen, con animazione, musica ed effetti sonori che venivano inseriti in post-produzione. Passando invece dall’altra parte del mondo, troviamo lo show australiano Thank God You're Here, creato da Working Dog Productions, e presentato in anteprima su Network Ten il 5 aprile 2006. All’inizio di ogni episodio i comici attraversano una porta e affrontavano una situazione sconosciuta, accolti dalla frase “Thank God You’re Here!” ovvero “Grazie a Dio sei qui!”. Da quel momento in poi gli attori dovevano improvvisare la scena, e al termine di ogni puntata veniva annunciato un vincitore. Dato il successo di questi format, molti sketch e giochi di questo tipo sono inoltre diventati parte portanti di alcuni talk show. In particolare il The Tonight Show Starring Jimmy Fallon include un’enorme varietà di giochi basati sull’improvvisazione e sul coinvolgimento del pubblico, tra cui, in questo caso più che mai esemplare, “Try Not to Laugh Challenge” in cui sfida i suoi ospiti a rimanere seri durante la visione di alcuni filmati divertenti.
Ciò che attrae il pubblico è il concetto stesso che sta dietro all’improvvisazione: creare sul momento la scena la rende innanzitutto spontanea e genuina ma allo stesso tempo quello che affascina di più è l’elemento di diversità che ha ogni sketch. Ogni scena non sarà mai uguale a quella creata prima ed è l’elemento di novità che coinvolge e fa appassionare gli spettatori.
Di sicuro la bravura risiede anche in chi partecipa al gioco: LOL forse non avrebbe avuto il successo riscosso con un cast diverso e Buona la prima senza la caratteristica ironia del duo comico milanese non avrebbe conquistato il pubblico della Mediaset.
Interessante vedere come, nonostante 10 anni di distanza e due reti diverse (Mediaset - tv gratuita - e Prime Video - a pagamento -) ,quindi due tipi di pubblico diversi,
l’improvvisazione riscuota sempre un successo assicurato e le battute dei comici rimangano nella memoria degli spettatori negli anni.

Elisa Pizzato, Gabriele Ragonesi, Luca Sottimano