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“Eccezionale veramente”, il talent show di La7 dedicato alla comicità che sta dividendo pubblico e critica

Con Zelig, Colorado e Made in Sud siamo abituati, ormai, a una tipologia di programmi in cui la comicità è il fine, e il mezzo stesso, a cui mirano tutti i partecipanti allo show. Non sempre, però, programmi di questo genere sortiscono gli effetti pronosticati dalla produzione televisiva e dai conduttori, a volte essi stessi comici affermati o verso il declino andante. È il caso, forse, del nuovo programma, in onda su La7 ogni giovedì in prima serata e condotto dal comico e attore Gabriele Cirilli, che ha diviso letteralmente in due sia la critica che il pubblico, ancora incerti entrambi su quale sia la reale morfologia del format. Indubbiamente si tratta di un Talent Show, alla stregua di X Factor, The Voice, Amici, Tu si que vales e altri ancora, ma i talenti che “Eccezionale veramente” intende arrivare a promuovere sono quelli legati al mondo della comicità e della risata, un universo dello show business particolarmente difficile da farcire.
A decretare l’effettiva riuscita delle battute e delle performances dei partecipanti al talent è preposta una giuria d’eccezione, composta da Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli e Paolo Ruffini che, in quanto a comicità, potrebbero far parte anche loro del gruppo degli aspiranti comici, fatta eccezione per l’ormai attempato ma mai scontato Abatantuono, ai cui esilaranti sketch, non a caso, si ispira il nome che dà il titolo al programma. I partecipanti al talent, i futuri comici della televisione italiana sono qui sottoposti al giudizio immediato dei tre arbitri di gara che, ognuno secondo la propria pertinenza più o meno assodata nel mondo della comicità, offrono preziosi e sinceri consigli a chi degli aspiranti comici è davvero certo di voler intraprendere l’ostica strada della risata contagiosa. Sì, perché riuscire a far ridere un pubblico quantitativamente esteso di spettatori o anche quell’unico interlocutore al quale le battute sono rivolte è una questione di contagio: la gente deve poter percepire la stessa, sentita ilarità di chi racconta una barzelletta o improvvisa un’imitazione o, ancora, recita un monologo di stampo comico-umoristico. L’assenza di comicità, per cui il programma di Cirilli è stato fortemente criticato, è da ricondurre probabilmente all’assenza di un vero e proprio sentimento comico dei partecipanti, incapaci di contagiare il pubblico e di indurlo a una risata che risuoni e rimbombi di reale empatia con le battute e le gags proposte sul palco.
Suscitare la risata, dunque, resta una delle sfide più ardue da vincere. Chissà se Eccezionale veramente riuscirà in questa impresa. Lo scopriremo nelle prossime puntate perché, nonostante la fredda accoglienza da parte della critica e da una larga parte dell’odience televisiva, il programma di Cirilli continuerà ad essere trasmesso per quella, seppur minima, fetta di pubblico contagiata dalla rasentata comicità dei suoi partecipanti.

Chiara Paladini 03/04/2016