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Blindspot: la nuova serie in onda su Italia 1 tra amnesia e tatuaggi

Nell’epoca di Netflix e di Sky Atlantic, Mediaset cerca di correre ai ripari proponendo al suo pubblico “Blindspot”, una crime story avvincente e originale, scritta dallo statunitense Martin Gero.
La prima puntata è andata in onda il 10 maggio, nella stessa serata in cui Sky trasmetteva il primo episodio della seconda stagione di Gomorra, atteso dal pubblico italiano da ben due anni. Nonostante la valida concorrenza, che ha tenuto incollati al teleschermo 1.186.325 spettatori, l’accoglienza è stata buona, seppur non paragonabile agli ascolti ottenuti in territorio americano.blindspot01
La vicenda inizia in modo originale, capace di attirare da subito l’attenzione e la curiosità dello spettatore. Da una borsa, abbandonata nel centro di Times Square a New York, esce una donna nuda, completamente ricoperta di tatuaggi. Il suo sguardo è perso, colmo di paura. In preda ad un’amnesia che non le permette di ricordare nulla del suo passato, Jane Doe, interpretata dall’attrice Jamie Alexander, viene presa in custodia dall’FBI che cerca in tutti i modi di fare chiarezza sulla sua vita. Ben presto ci si accorge che ognuno dei suoi tatuaggi è un indizio per risolvere un crimine irrisolto. Sono più di 200 i graffiti che riempiono il corpo di Joe e ognuno di loro rimanda a un omicidio differente. Ma decifrare i messaggi nascosti tra l’inchiostro impresso sulla sua pelle si rivela da subito complicato.
Riuscirà la polizia a scoprire l’identità di quella giovane donna o porterà con sé quel segreto, custodito in un tatuaggio?
Una serie televisiva in cui vengono riposte molte speranze. Per pubblicizzarne l’uscita Mediaset ha intervistato volti noti dello spettacolo, chiedendo il significato dei loro tatuaggi. Ma non si è fermata qui e ha persino organizzato un flash mob in Corso Vittorio Emanuele a Milano. L’evento ha suscitato clamore, sortendo l’effetto desiderato. Non capita tutti i giorni di vedere il corpo nudo tatuato di una giovane donna sbucare da un borsone. Circondata da alcuni attori, travestiti da guardie giurate, la giovane ha camminato in stato confusionale fino in Piazza San Babila, per poi essere soccorsa e portata via. Molti i curiosi che hanno ripreso la scena con il proprio telefono cellulare, alcuni dei quali scossi e turbati. Tra loro qualcuno avrà sicuramente riconosciuto in quel volto sperduto e senza memoria l’immagine di Jane Doe e si sarà allontanato ridendo.
Una scelta un po' azzardata, ma di sicuro azzeccata per un pubblico che vuole essere stupito, sentendosi protagonista di un’illusione televisiva.

Angela Ruzzoni 15/05/2016