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Beppe Fiorello protagonista della nuova fiction targata Rai Uno, "I fantasmi di Portopalo"

La fiction di Rai1 è sempre meno “finzione” e sempre più esperimento critico di fatti di cronaca romanzati ma che sono realmente accaduti. In prima serata, lunedì 20 e martedì 21 febbraio, Beppe Fiorello ritorna sul piccolo schermo con una miniserie dal profondo valore civile che riporta alla luce una delle più gravi tragedie del Mediterraneo. Liberamente ispirato al libro di Giovanni Maria Bellu, I fantasmi di Portopalo racconta le vicende di un paesino di 4 mila abitanti che sorge nella punta meridionale della Sicilia alle prese con il naufragio della barca F174 che è costato la vita a 283 persone. Nel Canale di Sicilia, a 19 miglia dalla costa, il 26 dicembre del 1996 l'unico superstite Anpalagan Ganeshu viene tratto in salvo da un pescatore, Saro Ferro ovvero Beppe Fiorello. “Se vai per mare non sai mai cosa può succedere” dice profeticamente Ferro alle prime luci dell'alba e solo dopo poche salverà il naufrago da una fine scontata. Se da un lato l'etica dei marinai impone il soccorso dei superstiti, dall'altro il periodico ritrovamento dei dispersi senza vita danneggia gli interessi economici della flotta di pescherecci. Infatti, le indagini delle istituzioni causano il blocco ittico e i pescatori decidono in maniera omertosa di rigettare in mare i cadaveri che vengono tratti nelle reti. Solo dopo 5 anni Saro Ferro decide di denunciare l'accaduto per dare un volto alle vittime e rintracciare le responsabilità giuridiche degli scafisti. Le istituzioni si rifiutano di riaprire le indagini, e allora è la pressione mediatica del giornalista di Repubblica (Giacomo Sanna) a creare scalpore. Sullo sfondo, le dinamiche familiari e i meravigliosi paesaggi di un piccolo borgo marinaro del sud Italia che contribuiscono ad alleggerire quell’aspetto tragico che sta alla base della tematica affrontata nella fiction.
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“Per anni - ha dichiarato Giuseppe Fiorello - ho inseguito questa storia dimenticata, dopo aver scoperto il libro mi sono accorto che questa può essere la madre di tutti i naufragi. Penso sia importante chiarire che l'eroe è stato Salvo Lupo (nella fiction Saro Ferro), ma la reazione dei compaesani non era omertà ma la paura per un evento singolare a quei tempi. Oggi le istituzioni sono molto più presenti nella gestione delle emergenze umanitarie ma i migranti devono divenire una risorsa economica per lo Stato”.

“Diamo il patrocinio a questo racconto per immagini - spiega Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr - perché ci trasmette un messaggio umano di senso civico che fa emergere l'ipocrisia di una parte della nostra società e della politica. In 20 anni si ipotizza che nel tentativo di raggiungere l'Italia via mare siano morti circa 15 mila migranti”.

“Non prendo spesso parte a progetti televisivi - ha aggiunto Giuseppe Battiston, nel ruolo del giornalista Giacomo Sanna - ma questa brutta storia identifica la finalità del piccolo schermo: aiutare la gente a riflettere ed evadere dall'ignoranza e dai luoghi comuni”.

“La Sicilia - ha concluso Roberta Caronia, che interpreta la moglie Lucia Ferro - è una terra d'accoglienza, grazie all’onestà del pescatore Lupo e in parte a questa fiction è stata restituita alle famiglie coinvolte nella perdita dei propri cari, un’opportunità per elaborare e superare il lutto”.
I fantasmi di Portopalo è una produzione Picomedia, in collaborazione con Rai Fiction e Iblafilm, prodotta da Roberto Sessa, per la regia di Alessandro Angelini.

Daniele Leuzzi 16/02/2017

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