UTOPIA DEL BUONGUSTO
Primo esperimento internazionale di vita godereccia (XVIII Atto)
Da un’idea di Andrea Kaemmerle - Direzione Artistica ed Organizzazione: Associazione Internazionale di Teatro Guascone
Istruzioni per un buon uso di Utopia: cena (facoltativa) ore 20,00 (euro 12,00) – Escluso eventi speciali
Inizio spettacoli ore 21,30 (euro 8,00) - Escluso eventi speciali (euro 10,00).
È possibile prenotare anche per SMS indicando cognome, numero dei prenotati, spettacolo e data dell’evento. Importante: questo tipo di prenotazione sarà valida solo con avvenuta conferma dagli organizzatori con sms di risposta da mostrare poi alla biglietteria.
Per info sul programma e prenotazioni 3280625881 - 3203667354 -http://www.guasconeteatro.it/Utopia-del-Buongusto-1.htm
“Si può solo godere o soffrire, godicchiare non è serio”. È questo il motto di un festival che da anni, in Toscana, unisce teatro, scorribande e buona tavola disseminando per gran parte del territorio regionale un raro senso di benessere.
“Utopia del Buongusto” arriva alla diciottesima edizione – chiamata “Arguzie” - stringendo (appunto) i denti, ma aprendo le braccia: tra difficoltà economiche sempre più grandi, Guascone Teatro alimenta questa sana e romantica follia allargando i propri confini e creando reti virtuose, con luoghi di cultura, teatri, strutture ricettive, ma anche con importanti partner quali Avis e Unicoop Firenze.
Quasi cinquanta le date disseminate in tutta la Toscana dal 22 di giugno fino alla fine di ottobre in circa dodici comuni (venti fino alla scorsa edizione) tra le province di Arezzo, Livorno, Firenze, Lucca, Pisa e Grosseto (primo anno in Utopia), caratterizzate da spettacoli inediti e ricerca drammaturgica, come le recenti produzioni di Guascone Teatro – “L’aiuto becchino”, “Il popolo cattivo”, “Naturalmente zoppica un po’”, “Marinati 43” - ma anche da veri e propri cult come “Balcanikaos” (giunto a 700 repliche), “Lisciami” (a ben 200 repliche; insieme a “Marintati 43” rientra sotto il cappello artistico di Guascone Teatro e Gatti Mezzi), “Vagoni vaganti” (il suggestivo spettacolo sulla funicolare di Montenero a Livorno vanta ben otto anni di successo); e da gruppi o attori “simbolo” del festival come gli Omini (con il nuovo “La famiglia campione”) i “Sacchi di Sabbia”, Titino Carrara, Paolo Migone, Anna Meacci, Katia Beni, la Compagnia Nata, Riccardo Goretti, Michele Crestacci, il “Teatro delle Forme” di Torino, che presenterà uno speciale progetto su Pasolini.
Tra le belle novità del “festival maggiorenne” segnaliamo “AVIS to che spettacolo” - organizzata in collaborazione con Avis Toscana, partner della manifestazione (per i soci è previsto l’ingresso gratuito ad almeno uno degli spettacoli in cartellone): iniziativa creativa e sensibile che chiama tutti gli spettatori a diventare critici teatrali per una sera, scrivendo recensioni sugli spettacoli visti e sull’esperienza Utopia (da inviare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). I testi saranno letti e valutati da Tommaso Chimenti, critico del Fatto Quotidiano, e premiati quotidianamente e mensilmente.
Altra particolarità di “Arguzie”, inoltre, è la realizzazione di spettacoli all’interno del supermercati Coop, dopo l’orario di chiusura. Il progetto - che ha aperto il festival, il 22 giugno, con uno speciale allestimento di “Balcanikaos”, di Andrea Kaemmerle, nel porticato esterno del punto vendita di Empoli - è curato da UniCoop Firenze, che ha inserito alcune date di Utopia del Buongusto all’interno della rassegna “Note al Centro”. Un segno indicativo di quanto - laddove la politica ormai stenta, zoppica, latita - l’intervento delle aziende, o dei privati, sia sempre più necessario e auspicato per la sopravvivenza di rassegne, festival e l’organizzazione degli spettacoli dal vivo.
Nonostante i tagli e le “sforbiciate ai bilanci”, Utopia riparte comunque con il proprio viaggio teatral-gastronomico fatto di tradizione, divertimento, riflessione, sentimento; e ancora di luoghi noti, luoghi impensati, luoghi ideali, luoghi domestici.
“La formula – spiega il direttore artistico Andrea Kaemmerle, sua anche la programmazione di Bientina e Casciana - in molte occasioni sarà quella collaudatissima di cena classica più spettacolo, ma ci saranno anche cinque esperimenti di serate speciali per celebrare vecchie idee come il “Pic Nic” o tentare nuove forme di godimenti rivoluzionari. Più o meno si cercherà di essere sempre in forma e un po' più aggressivi e in questi tempi di ruffiani spero proprio di riuscire a costruire un festival capace di fare più rumore possibile e tenere alta l'attenzione”.
Non c’è da far altro, quindi, che seguire la “carovana sgangherata e onirica di Guascone Teatro” e immaginare di non tornare più indietro.
Giulia Focardi 23/06/2015