Riflesso dell’atmosfera dei salotti borghesi dell’Inghilterra vittoriana, elegante e illusoria, arriva al teatro Sette una delle più divertenti commedie di Oscar Wilde, “Un marito ideale”, in cui l’autore inglese non contraddice il suo delizioso e impertinente sarcasmo.
Una coppia modello, i Chiltern, la morigerata e impeccabile Gertude e suo marito, Sir Robert, simbolo di onestà e dalla promettente carriera politica: un imprevisto porta lo scompiglio nella loro vita apparentemente perfetta.
Sir Robert viene ricattato dall’affascinante e senza scrupoli Signora Cheveley, in possesso di una lettera compromettente su alcuni atti disonesti commessi dall’uomo all’inizio della carriera, di cui neanche sua moglie è a conoscenza.
Questo dà il via a una serie di situazioni equivoche con cui Robert tenta di salvare la reputazione, aiutato dall’amico di sempre, Lord Arthur Goring, nullafacente dalla sincerità dissacrante e irresistibile.
Nella regia di De Liberato tutti gli attori sono sempre sul palco, scelta che conferisce fluidità ai cambi scena, che sono accompagnati da incantevoli cori polifonici eseguiti a cappella dagli stessi interpreti.
I costumi d’epoca, curati da Ornella Centorame e Agostina Narduzzi, lasciano spazio, nel finale, ad abiti neri, moderni ed essenziali: questa graduale evoluzione non turba ma incuriosisce lo spettatore, ormai completamente immerso nell’atmosfera, e sembra rappresentare lo scioglimento della vicenda, lo spogliarsi dagli artifici, il disvelamento della verità.
Il regista inserisce, inoltre, una certa modernità nel linguaggio e divertenti gag che alleggeriscono e al tempo stesso esaltano l’irriverente humor di Wilde. Gli interpreti risultano tutti perfettamente in linea con i loro personaggi, in particolare Tiziano Caputo, con il suo Sir Robert Chiltern, Luisa Belviso, elegante e spietata nella sua Laura Cheveley, e Matteo Cirillo, Arthur Goring, impeccabile nella sua interpretazione, capace di sostenere sempre il ritmo incalzante della commedia.
La giovane compagnia offre una versione assolutamente gradevole del testo, raffinata e misurata anche nelle scelte più eccentriche.
Chiara Bencivenga 05/10/2015