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VOLTERRA – Anche nel Ventennio gli anni erano calcolati dall'inizio dell'avventura fascista. Così Guascone Teatro alla sua seconda esperienza alla direzione del “Volterra Teatro” ci tiene a chiarire e a separare la trentaduesima edizione totale con le due apparizioni. Sta di fatto che Andrea Kaemmerle e soci sono riusciti, dopo il 2017 (il festival è diventato biennale per mancanza di fondi), a riaccaparrarsi e vincere il bando (cinque le strutture invitate a partecipare, in finale sul progetto del gruppo La Conchiglia di Santiago) da 50.000 euro di budget per due settimane piene di programmazione. Volterra caput mundi teatrale: all'interno della fortezza medicea, il carcere, Armando Punzo continua con gli spettacoli con i detenuti, nel Teatro Romano va Andrea Kaemmerle Volterra Teatro.jpgavanti un altro festival storico, fuori, a fine luglio (dal 18 al 30), Kaemmerle si è ritagliato il suo spazio di teatro contemporaneo, di teatro d'attore, d'affabulazione comica portando il mondo che già condivide con “Utopia del Buongusto” da una parte e il teatri di Bientina e Casciana Terme dall'altro, un percorso ormai consolidato e dalla cifra ben riconoscibile fatto di professionalità, artigianalità.

Non è semplicemente (e spesso definito in maniera dispregiativa o qualitativamente più bassa) “teatro di strada”, qui il centro sono le storie, i personaggi, i cantori, l'umanità. Il tema attorno al quale si dipaneranno le serate, realizzate e sviluppate tra antri nascosti di una Volterra lontana dalle cartoline o dal set delle pellicole di vampiri, piccoli spazi, aie, borghi sconosciuti, i cortili, le terrazze, le piazzette, le logge, è “Tutta la bellezza possibile”. E Kaemmerle è così, ci mette, da sempre la faccia, fa un teatro vicino, tangibile, senza svolazzi pindarici, un teatro materico e tattile, fatto con poco ma che fa volare in alto con il pensiero, con la fantasia, con l'immaginazione di una parola o di un silenzio. Non solo Volterra però perché accanto al comune dell'Ombra della sera saranno affiancati Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, ed anche questa è una piccola rivoluzione, soprattutto se puoi schierare nomi come Bobo Rondelli, Paolo Rossi, Paolo Hendel, Jacopo Fo, solo per citarne alcuni.

“Guascone Teatro ha vinto per la seconda volta il bando – spiega l'assessore alla cultura di Volterra, Dario Danti – esprimendo qualità e legame con la città. Questo per la città è un appuntamento fondamentale con un'attenzione e una volontà di valorizzare i luoghi laterali rispetto al classico tour volterrano, allargando il panorama, allungando, anche temporalmente, l'offerta, sfruttando le cantine, gli angoli appartati, gli scorci dove arriva il tramonto”. “Se Gassman ha diretto Volterra hendel 2.jpgTeatro per dieci anni e Punzo per venti, a me tocca di farne quaranta di edizioni, quindi spero che torni ad essere annuale, altrimenti non ce la faccio; - sprinta subito Kaemmerle (coadiuvato e supportato dall'altra anima della compagnia Adelaide Vitolo) – quelli di prima (la passata amministrazione di centro destra, ndr) hanno deciso di perdere le elezioni perché lo sapevano che non avrebbero potuto gestire gente come Fo o Paolo Rossi”, continua nel sorriso. Non solo teatro: interessantissima la mostra dei libri appesi nel bosco. “Abbiamo scelto di portare cose belle in un posto già bello di suo e il risultato non può essere che un successo”. “Il tentativo era quello di portare il teatro fuori dal teatro, nelle strade, nelle vie, nelle piazze, nei vicoli, il teatropaolo-rossi.jpg al chiuso è patrimonio dell'inverno, in estate bisogna riconquistare l'aria aperta.

“A me piacerebbe ritornare alla versione annuale di Volterra Teatro – chiosa Danti – vorrei che diventasse un'Utopia del Buonsenso (parafrasando l'altro contenitore-format estivo di Guascone Teatro). Il programma di quest'anno è invidiabile ma le nozze con i fichi secchi non si possono fare”. Ecco lanciata la sfida per l'edizione 2020.

Tommaso Chimenti 18/07/2019

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