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Si sono concluse ieri al Teatro Studio Uno le repliche de Il Barbiere di Siviglia, spettacolo portato in scena dal 14 al 17 febbraio, ispirato alla lirica di Gioacchino Rossini e Cesare Sterbini, seconda parte dell’interessante progetto de “I Tre Barba”: Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito e Lorenzo Garufo, dedicato alla rilettura in prosa dei libretti delle più celebri opere liriche del settecento. Dopo un Così fan tutte caratterizzato dalla contaminazione di trap, new melodico e trap, realizzano una versione satirica e meta-teatrale dell’opera buffa più celebre di Rossini. Il barbiere di Siviglia 1

Il loro percorso all’interno del mondo della lirica vuole travalicare la veste ufficiale attribuita al genere rendendo l’intrattenimento fresco e divertente, alla portata di un pubblico vasto e non elitario, abbattendo l’aura antica che da sempre la contraddistingue. Scegliendo una forma ludica di analisi svolgono un lavoro che esprime un altro aspetto dell’opera lirica, che è proprio del gioco.
Il loro obiettivo è avvicinare le persone ai grandi capolavori operistici, lavorandone i contenuti e trasformando le versione originale in una riduzione efficace, caratterizzata da un grande ritmo e soprattutto da un’immensa ironia. I Tre Barba si cimentano nel riarrangiamento delle arie più famose, tutte eseguite a cappella e senza l’uso di strumenti musicali, tra cui le celebri Largo al factotum e La calunnia, mescolando la loro esibizione ad intermezzi propri della musica pop e a citazioni nostalgiche dello swing; passano dai Queen a Fred Buscaglione.

Soli sul palco interpretano tutti i ruoli, pochi oggetti di scena e nessun cambio di costume, uno sfondamento continuo della barriera che coinvolge il pubblico e trascina in una comicità semplice ma esilarante. Le gesta del Conte d’Almaviva, aiutato dal barbiere Figaro per conquistare la bella Rosina, non si trasformano solo in un classico gioco degli equivoci, ma diventano un concentrato di auto-ironia in cui i tre attori sono i primi ad ammettere che nessuno di loro è all’altezza del testo originale evitando di prendersi troppo sul serio, quando in realtà regalano una performance eccezionale. Il Barbiere di Siviglia 2

Grazie ad una sede come il Teatro Studio Uno, nel cuore del quartiere di Torpignattara a Roma e “casa del teatro indipendente”, nonché grande luogo di incontro per esperienze diverse e pubblici variegati, i Tre Barba riescono ad arrivare a tutti (lo testimonia una prima fila piena di bambini che non smettono di ridere) attualizzando un’opera lirica rappresentata per la prima volta nel 1816 e permettendo a tutti di entrare in contatto con la musica e la storia, lasciando la perfezione interpretativa e il rigore di un certo teatro alle messe in scena ufficiali.

 

Silvia Pezzopane

18/02/2019

Photo credits: Luisa Fabriziani

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