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Il Teatro Brancaccio, nonostante lo scarso sostegno da parte delle istituzioni che il Direttore artistico Alessandro Longobardi non ha mancato di sottolineare in conferenza stampa, è oggi una realtà nazionale viva e piena di iniziative: danza, musical, teatro, circo, formazione.

La prossima stagione sarà la numero 7 a cura di Longobardi, che si è soffermato molto sul valore simbolico di questo numero, che rimanda ai colori dell’arcobaleno, ai re di Roma, alle note musicali. È un numero da sempre ricondotto ai concetti di perfezione e di creazione e dunque l’entusiasmo per quanto accadrà il prossimo anno è tanto, soprattutto per le tante novità in cartellone. Le difficoltà non mancano di certo: Longobardi ha dovuto comunicare l’assenza, decisa solo poche ore prima, di una importante produzione, che ha fatto sì che si venissero a creare nel programma non pochi problemi di date, che verranno al più presto risolti, per poter dare informazioni compiute e definitive. Bisognerà aspettare settembre anche per delle importanti novità in merito a spettacoli del settore Danza, di cui si avverte l’importante assenza.

Spicca, per adesso, solo il nome della compagnia Parson Dance.

Ad aprire la stagione sarà una nuova produzione di OTI “La piccola bottega degli orrori” (dal 3 al 21 ottobre) affidata alla regia di Davide Nebbia con cast in via di definizione: si basa sull’omonimo film del 1960 diretto da Roger Corman con musiche e canzoni composte da Alan Menken su testi e libretto di Howard Ashman. Questa favola horror farà riflettere sull’idea di ‘mostro’, portando alla luce i piccoli orrori presenti in ognuno di noi.

Spazio poi ai concerti (Iva Zanicchi il 7 novembre, Loredana Bertè, Lina Sastri, Luciano De Crescenzo, Sal Davinci, Neri Marcorè, Christian De Sica), alla comicità (“Diamoci un tono” di EdoardoTeatro Brancaccio Ferrario il 21 ottobre, “MONTANINI LIVE 2019” di Giorgio Montanini l'11 febbraio e poi Gabriele Cirilli, Paolo Cevoli, Angelo Pintus, Paolo Migone), ai musical (“Aladin”, “Actor Dei”), al mondo circense (con due compagnie di circo contemporaneo e l’illusionista Gaetano Triggiano). Porterà in scena la sua pungente ironia anche Beppe Grillo, col suo spettacolo “Insomnia”, dal 18 al 20 febbraio: spettacolo intimo e autentico con immancabili riferimenti all'attualità e alla politica italiane.
Attesissimo titolo della stagione è certamente l’adattamento teatrale ad opera di Lee Hall di un celebre film di successo (vincitore dell’Oscar del 1998): “Shakespeare in Love” di Marc Norman & Tom Stoppard. La regia è affidata a Giampiero Solari mentre nei panni dei due giovani protagonisti ci sono Lucia Lavia e Marco De Gaudio. Il debutto è previsto il 31 ottobre, fino al 18 novembre.
Torna il musical di successo “Aggiungi un posto a tavola” (22 novembre-6 gennaio), favola che parla d’amore, fede e accoglienza giunta (a proposito di numerologia) alla sua settima edizione. Nel cast anche Enzo Garinei che, dopo 500 repliche nei panni di Sindaco Crispino, stavolta sarà “la Voce di Lassù”. 

Teatro Brancaccio 2Altre due sono le punte di diamante della stagione 2018-2019. Una è “Up&Down” (6 e 26 novembre), che vede Paolo Ruffini in scena insieme a 6 attori della compagnia Mayor Von Frinzius: uno di loro è autistico e cinque hanno la sindrome di Down. «Il teatro non ci chiede di essere tutti uguali. Siamo tutti straordinariamente diversi» ha detto Ruffini spiegando questo progetto che porta avanti con grande passione e sensibilità, umana e artistica.
A marzo 2019 calcherà le scene del Brancaccio un altro musical da record, travolgente e coloratissimo: “Priscilla la regina del deserto” (7-31 marzo), tratto dall’omonimo film cult vincitore di un Premio Oscar, stavolta nelle mani del regista Matteo Gastaldo.

Con grande orgoglio Alessandro Longobardi ha illustrato le attività che vedranno coinvolta l’Accademia Professionale STAP BRANCACCIO, giunta al suo quarto anno di attività. Compie sei anni, invece, il Brancaccino Teatro Ragazzi, dedicato all’infanzia dai 2 ai 10 anni di età. Queste realtà dimostrano l'attenzione rivolta al pubblico più giovane e soprattutto all'aspetto della formazione. 
 
Giuseppina Dente
13/06/2018

«Il teatro dovrebbe essere un elemento fondante della società»: si è espresso così Alessandro Longobardi, alla direzione della sua ormai 17esima edizione della Sala Umberto di Roma, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, l’8 maggio. Longobardi non ha evitato qualche frecciatina alle istituzioni, in particolare al Mibact, verso cui il suo (ma anche altri) teatro appare invisibile, rendendo difficoltosa l’attività della struttura. Con lui sul palcoscenico buona parte dei nomi in cartellone a partire dal prossimo ottobre, una programmazione che vanta sia nuovi ingressi che graditi ritorni.

La stagione 2018-2019 si aprirà con un grande titolo: “Non si uccidono così anche i cavalli?” (25 settembre) di McCoy da cui fu tratto l’omonimo film. Il testo è stato adattato da Giancarlo Fares, coreografie di Manuel Micheli, musiche e canzoni del cantautore romano PIJI e 16 attori in scena.  

A seguire Paolo Rossi e Lucia Vasini con “Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles” (16 ottobre) scritto e diretto da Paolo Rossi; Serra Yilmaz con l’acclamato “La bastarda di Istambul” (31 ottobre) per la regia di Angelo Savelli; “La classe” di Vincenzo Manna per la regia di Giuseppe Marini, che porta in scena un cast composto da Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Haroun Fall, Cecilia D’Amico e Giulia Paoletti. “Cose così” (27 novembre) è lo spettacolo con cast in via di definizione scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico, in cui a parlare sono quattro insoliti personaggi: una Busta di Insalata, il Destino, il Cursore del PC e una Banconota.

Poi cinque grandi nomi: Valentina Lodovini, protagonista di “Tutta casa letto e chiesa” (11 dicembre) di Dario Fo e Franca Rame per la regia di Sandro Mabellini, Flavio Insinna con la sua Piccola Orchestra in “La macchina della felicità” (21 dicembre). E ancora Francesca Reggiani, che torna alla Sala Umberto con lo spettacolo “D.O.C. Donne di Origine Controllata” (8 gennaio) e Carlo Buccirosso con “Nuovo spettacolo” (15 gennaio) da lui scritto e diretto. Infine un altro nome molto amato dal pubblico firma “La trilogia” (5 febbraio) che vedrà sul palco Riccardo Rossi, in questo spettacolo ideato con Alberto Di Risio e suddiviso in tre parti, che andranno in scena in tre diversi momenti: “L’amore è un gambero”, “That’s life” e “Viva le donne”.

Un grande classico di Oscar Wilde come “L’importanza di chiamarsi Ernesto” (19 febbraio) verrà portato in scena da otto attori diretti da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia: Ida Marinelli, Elena Russo TeatroSalaUmberto2Arman, Giuseppe Lanino, Riccardo Buffonini, Luca Toracca, Cinzia Spanò, Camilla Violante Scheller e Nicola Stravalci.  

Il 5 marzo debutterà alla Sala Umberto un nome a lungo corteggiato, come ammesso dallo stesso Longobardi: Enzo Iacchetti. Il “Libera Nos Domine” (5 marzo) che lo vede protagonista è diretto da Alessandro Tresa ed è un monologo intervallato da canzoni in cui il popolare conduttore e attore si confronta con temi come il web, i social network, la religione, l’emigrazione. «Il lavoro più grande è stato pescare canzoni conosciute che trattassero gli argomenti da me trattati», ha detto in conferenza stampa, specificando di aver poi optato per brani di Jannacci, Faletti, Guccini e Gaber.

Sarà poi la volta di “La scuola delle scimmie” (19 marzo), scritto e diretto da Bruno Fornasani: in scena Tommaso Amadio, Luigi Aquilino, Emanuele Arrigazzi, Sara Bertelà, Silvia Lorenzo, Giancarlo Previati e Irene Urciuoli. La compagnia Familie Flöz si presenta con “Hotel Paradiso” (2 aprile) di S. Kautz, A. Kistel, T. Raschel, F. Rohn, H. Schuler, M. Vogel, N. Witte con Anna Kistel, Marina Rodriguez Llorente, Melanie Schmidili, Matteo Fantoni, Sebastian Kautz, Daniel Matheus, Frederik Rohn, Fabian Baumgarten, Thomas Rascher e Nicolas Witte per la regia di Michael Vogel.

Dopo “Magazzino 18” tornerà alla Sala Umberto Simone Cristicchi col nuovo spettacolo da lui interpretato e diretto da Antonio Calenda “Manuale di volo per uomo” (9 aprile), in cui interpreterà un quarantenne eternamente bambino ai cui occhi qualsiasi cosa, anche la più banale e quotidiana, appare stupefacente. Cristicchi ci porterà nel mondo puro e meraviglioso di Raffaello, dove ogni dettaglio si rivela nella sua bellezza autentica e a volte nascosta ai più.

Ed è di nuovo la volta di un grande classico, nella rilettura di Gianni Clementi, che scrive e dirige “Romeo l’Ultrà e Giulietta l’irriducibile” (26 aprile) interpretato da Simone Crisari, Alessio D’Amico, Giulia Fiume, Edoardo Frullini, Federico Le Pera, Daniele Locci, Matteo Milani, Luca Paniconi, Simone Pulcini, Guido Quaglione, Luna Romani e Gianmarco Vettori con la partecipazione straordinaria di Stefano Ambrogi e Marco Prosperini.

La stagione proseguirà con “Millevoci Tonight Show” (7 maggio): sul palco Francesco Cicchella, vincitore della quinta edizione di “Tale e Quale Show”. L’attore e comico partenopeo ha raccontato di aver conosciuto proprio in quell’occasione Gigi Proietti, il quale gli consigliò di concentrarsi sul teatro, a suo dire la sua vera vocazione. Seguendo quella strada Cicchella ha poi fortemente voluto proprio Proietti alla direzione di questo spettacolo. «Le ‘Millevoci’ sono le mie e il riferimento è allo storico varietà Rai – ha specificato – ‘Tonight Show’ perché è un One Man Show in chiave moderna».

Rientrano poi nel progetto “Donne in scena” cinque spettacoli aventi come protagoniste il gentil sesso.

Einstein & Me” (24 settembre) di Gabriella Greison per la regia di Cinzia Spanò, vede in scena la stessa Greison, laureata in Fisica e Direttrice del primo Festival in Italia dedicato proprio a questa materia. «Einstein è il mio idolo indiscusso, ma ho deciso di raccontare il punto di vista di sua moglie Mileva. Le donne oggi hanno bisogno di essere raccontate in chiave diversa. Mi piace specchiarmi nei grandi personaggi scientifici di un tempo», ha detto. “Cinque donne del Sud” (17 dicembre) è un lavoro di Francesca Zanni, costumi di Fabrizia Migliarotti, dance concept di Natasha Buono e Beatrice Fazi in scena: cast interamente colorato di rosa anche questo. “Nuovo spettacolo” (21 maggio) di Claudio Insegno ha infine per protagonista Barbara Foria.

StapBrancaccio1

Sono inoltre in programma una serie di incontri con grandi protagonisti del cinema italiano, nell'ambito della rassegna "That's Cinema": tra gli ospiti Pupi Avati, Paolo Genovese, Carlo Vanzina, Riccardo Milani e tanti altri.

Per finire, il giorno 29 ottobre 2018 aprirà le sue porte per il quinto anno l'Accademia Professionale STAP BRANCACCIO - Accademia di Recitazione, Drammaturgia e Regia voluta da Alessandro Longobardi avente come Direttore artistico Lorenzo Gioielli e Direttrice organizzativa Rossella Marchi. 

Giuseppina Dente 08/05/2018

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