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Ultima Strega

 

 

 

Vigilia di Natale. Due giornalisti devono farsi venire una buona idea per un pezzo. Ad un certo punto l’occhio cade su un libro L’ultima strega che parla dell’ultima donna condannata a morte per stregoneria in Europa, Anna Goeldi, nel lontano 1782 a Glarona. Il musical è tornato al Teatro Sistina di Roma per due imperdibili serate il 14 e il 15 Giugno 2019.
Dopo un prologo la scena cambia e veniamo trasportati indietro nel tempo. Anna Goeldi prende servizio presso la famiglia Tschudi ed entra in contatto con il capo famiglia Johann Jakob, sua moglie e Sara, la figlia adolescente con la quale sviluppa un rapporto di complicità e amicizia. A Glarona incontra inoltre il fornaio Leopold, il giovane fabbro Lucas, padre Mottini, Marta Vart e altre persone che non vedono di buon occhio la sua presenza.

 


Il perno dello spettacolo è un chiodo intorno al quale è costruita una scenografia mobile che funge da casa Tschudi, bottega e chiesa. Intorno ad essa si sviluppa la vicenda intrisa di oscurantismo, religione, scienza e un passato scomodo. Valeria Monetti, nei panni di Anna Goeldi, dà vita a un personaggio dotato di un grande fascino, sempre gentile e poco avvezza alle superstizioni. Il suo fascino conturbante la rende atipica e per questo malvista dalla comunità. Marco Stabile è Johann Jakob Tschudi: con la figlia è molto protettivo, con la moglie autoritario e con Anna si comporta in modo gentile ma a tratti non nasconde il suo lato lascivo. Gerry Gherardi è un goffo e simpatico fornaio mentre Iginio Massei è l’oscuro e imperturbabile padre Mottini. Completano il cast un gruppo di allievi che danno vita alla comunità cittadina ancora troppo piena di pregiudizi e bigottismo. Le musiche composte da Marco Spatuzzi si inseriscono nella drammaturgia testuale con vari numeri di ballo e arricchiscono la storia : danno voce ai cittadini di Glarona sempre pronti a puntare il dito contro chi è diverso e ai protagonisti quando vogliono mettersi a nudo e rivelare i propri veri sentimenti rinchiusi da troppo tempo nel loro cuore.

monetti strega

 

 

 

Andrea Palotto, in qualità di autore e regista, gioca sempre con molta abilità con il tempo e con personaggi prismatici. La confezione è quella del musical di matrice anglosassone e americana ma dal sapore anche italiano. Scena dopo scena lo spettatore ride, si emoziona e viaggia continuamente nel tempo. Lo spettacolo ha già un successo consolidato alla spalle e anno dopo anno non finisce di affascinare con la sua storia ricca di misteri e di atmosfere lontane. Quando cala il sipario si ritorna alla realtà con la giovane redattrice che canta una filastrocca ricorrente che viene dal passato mentre riordina la scrivania. Non saremo capaci di risolvere l’enigma dei chiodi ma dovremo sicuramente imparare a non essere prevenuti nei confronti delle persone, a non essere schiavi dei nostri fantasmi e a guardare tutto sotto una luce nuova.
Maria Vittoria Guaraldi
16/06/2019

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