È un avventuroso viaggio attraverso la fantasia, il desiderio di conoscenza, la curiosità della scoperta, Sussi e Biribissi, il divertente e sensibile spettacolo dedicato ai più piccoli, diretto da Giacomo Bisordi e tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Lorenzini, Collodi Nipote, in scena al Teatro Argentina.
Il classico , rimasto nell’ombra e dimenticato, vede protagonisti due ragazzi molto diversi tra loro, il grasso Sussi e lo smilzo Birissi, entrambi abbastanza svogliati a scuola, legati da una profonda amicizia e dalla passione per i libri di Verne, in particolare “Viaggio al centro della Terra”, tanto da decidere di voler intraprendere anche loro questo percorso che potrebbe portarli lì dove fino ad ora nessuno è mai stato.
Ad accompagnarli, nonostante la sua perplessità iniziale, Buricchio, un gatto dotato di un intelligenza e una capacità di linguaggio al pari di un “dottore”, che ,quasi come un “grillo parlante”, li segue in questa avventura sui generis. I due pensano di raggiungere il nucleo del pianeta passando per il sistema fognario della loro città, Firenze, ma sono travolti da una serie di peripezie e imprevisti che li separano e li allontanano. Si ritroveranno alla fine, profondamente cambiati, consapevoli dei loro errori, di aver voluto seguire un’ illusione con la speranza di ottenere fama, prestigio, medaglie e notorietà, inventando menzogne , finendo invece per essere creduti pazzi. Anche Buricchio sarà vittima di alcune disavventure dalle quali si salverà grazie all’aiuto della simpatica talpa Sforacchiona
Un percorso di crescita, di formazione, di evoluzione che porta i due ragazzi a prendere consapevolezza dei propri limiti, dei propri difetti, dei propri errori, a migliorare a cambiare, a diventare due adulti con la testa sulle spalle.
Sussi e Biribissi sono due eroi moderni che, come novelli Ulisse, sfidano i limiti della conoscenza, intraprendendo una strada che, tra imprevisti e colpi di scena, conduce a una redenzione.
Giacomo Bisordi rispolvera, dunque, un classico tenuto purtroppo poco in considerazione, e dà vita a una fiaba moderna e contemporanea, incentrata sull’idea e sul desiderio attuale dell’ambizione smodata, del voler a tutti i costi inseguire un sogno irrealizzabile senza usare la razionalità. Uno spettacolo profondo, intelligente, coinvolgente, che va a interagire direttamente con il pubblico dei più piccoli, interrogandoli,chiamandoli a prendere parte al racconto tramite soprattutto Buricchio, un gatto di pezza a cui presta la voce una poliedrica ed espressiva Anna Chiara Colombo. È lui il fulcro della storia, colui che ne esprime la morale più profonda: è pungente, razionale, brioso, quasi rock.
Sussi e Biribissi, invece, sono i modelli in cui ogni bambino può rispecchiarsi e identificarsi, con il loro desiderio di avventura, le fantasie e quel senso di ribellione e disubbidienza che rendono perfettamente i due interpreti Duilio Paciello e Paolo Minnielli, quest’ultimo anche voce della esemplare talpa. Impersonificano con naturalezza, spontaneità , dolcezza e un pizzico di ironia, le peculiarità dei due protagonisti, le loro paure, i loro stratagemmi, le loro cadute, il loro rialzarsi, il loro perdersi e ritrovarsi, e i particolari di altri personaggi minori, guidati dalla raffinata regia di Bisordi, il quale compone , avvalendosi anche di suggestivi e affascinanti proiezioni video che ci mostrano paesaggi e dettagli, uno spettacolo semplice nella sua complessità, ricco di riferimenti letterari colti, dalle peripezie dell’Odissea di Omero al celebre Pinocchio e al Don Chisciotte, che si fonda su quelli che sono i capisaldi delle strutture fiabesche, vivacizzandole con trovate originali, brillanti, che colpiscono al cuore e divertono i più piccoli e non solo. Un itinerario al centro della terra e dell’anima, tra tubi, cantine piene di cibo, nosocomi e uffici, per tutta la famiglia, carico di emozioni e significato, che celebra ed esalta la purezza di alcuni valori come l’amicizia, la lealtà, il coraggio, la sincerità, la riconoscenza. Una emozionante metafora della vita e dei rischi che si corrono per inseguire una passione, un sogno che vale sempre e comunque la pena di provare a esaudire.
Maresa Palmacci 21-12-2018