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Roma: al Teatro della Cometa è in scena “il più bel secolo della mia vita”

Giorgio Colangeli e Francesco Montanari sono i protagonisti dello spettacolo “Il più bel secolo della mia vita”, che sarà in scena al Teatro della Cometa dal 10 al 29 marzo. La pièce è scritta e diretta da Alessandro Bardani e Luigi di Capua (autore e interprete del collettivo The Pills, che dal web sta arrivando al cinema).

Lo spettacolo racconta, con toni ironici e amari, come in Italia sia ancora in vigore l’antiquata normativa che impedisce ai figli non riconosciuti di venire a conoscenza della loro storia preadottiva e dell’identità della madre naturale fino al compimento del centesimo anno di età. Tre anni fa la Corte Europea ha sentenziato che l'articolo 28 della legge n.184/1983 calpesta due diritti fondamentali dell'uomo: il diritto alla conoscenza della propria identità personale e il diritto alla salute (non permettendo di prevenire alcuna patologia familiare).

Sul palcoscenico un cast di rilievo. Protagonisti sono due volti noti che si dividono tra teatro, cinema e tv: Giorgio Colangeli e Francesco Montanari, che hanno recitato già insieme nel pluripremiato cortometraggio “Ce l’hai un minuto?”, scritto e diretto dallo stesso Bardani. I due attori interpretano due figli non riconosciuti alla nascita. Colangeli è Gustavo; arrivato alla soglia dei cento anni, ha raggiunto l’età che gli permetterà di scoprire l’identità dei veri genitori. Affronta la vita in maniera audace, con lo spirito di un ragazzino; ama McDonald’s, pubblica foto su Instangram, chatta con il suo Iphone. Montanari interpreta Giovanni, un 30enne smanioso di conoscere l’identità della madre ignota. Vive la sua esistenza con estrema tranquillità, evitando qualsiasi rischio ed emozione più forte. I due si incontrano-scontrano in un dialogo generazionale scoprendosi distanti, ma al contempo vicini, accomunati dalla stessa esperienza infantile. Accanto a loro Maria Gorini, nel ruolo della compagna di Giovanni, donna precisa e metodica.

 

(Davide A. Bellalba)

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