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"Point of view" la black comedy al Roma Fringe Festival

con Tommaso Arnaldi, Luisa Belviso, Francesca Bellucci, Ludovica Di Donato, Claudia Genolini
regia e disegno luci Claudia Genolini

23 giugno ore 23.30
25 giugno ore 22.00


Una donna al citofono, una ragazza e una signora che si rincorrono sullo sfondo, e un'altra ragazza che spunta da dietro: questa la scena d'apertura di "Point of view", un testo interamente incentrato sulle molteplici verità insite in un unico fatto.
"La verità, come l'arte, è nell'occhio di guarda" dice il protagonista di "Mezzanotte nel giardino del bene e del male" (Eastwood, 1997) e così tutta la vicenda viene divisa per quadri, uno per ogni protagonista. Punto di raccordo l'unica scena en plein air, la scena d'apertura, che man a mano che la matassa si sbroglia si carica di significato. Le tre amiche protagoniste: Bianca, pronta - forse - a dire sì al suo Matteo, Aurora una ragazza scombinata e Simona, teneramente incantata in un mondo tutto suo, arrivano sempre lì, a quel citofono, a quella corsa, a quel tonfo.
La storia che narra i tre diversi punti di vista delle donne sull'amore, si svolge in un'intera giornata, grazie a flashback Bianca, Aurora e Simona possono raccontare quello che loro vedono, la verità nei loro occhi.
E come tre le protagoniste, tre i colori per la scenografia e i costumi: rosso, nero e bianco. Tre colori riconducibili a tre visioni dell'amore. Se prendiamo come esempio il linguaggio dei fiori, una rosa rossa rappresenta l'amore eterno, passionale, la rosa bianca, al contrario, indica la castità, la lealtà, l'innocenza e spesso è legata alla cerimonia del matrimonio. Rose nere non ne esistono in natura, ma in occidente è risaputo che il nero è colore cupo, simbolo della morte, quindi potrebbe essere simbolo di un amore non ricambiato, disilluso.
"Point of view" raccoglie scambi di battute brillanti, personaggi che nel loro essere normali fanno sì che il pubblico si possa riconoscere in certi loro tratti e così ridere della loro goffaggine nei confronti della vita. Un insieme di dettagli e accuratezze che trasformano la black comedy della compagnia freaky lab in uno sguardo critico sulla società contemporanea. E con il brutale epilogo, una doccia fredda, tutto ciò che si era visto e sentito si appesantisce, e viene da riflettere sui piccoli segnali di possibile tragedia seminati durante il testo, perché non si sono colti per quello che erano?
E, probabilmente, questa è la domanda che si pongono tutte le persone toccate da un delitto per amore.
La compagnia, tra una risata e l'altra, con questo testo denuncia il sempre più dilagante fenomeno dell'ossessione dettata dal sentimento che molte volte sfocia in violenza e, purtroppo, spesso in morte.

Angela Parolin 22/06/2015

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