Regia di Ciro Gallorano
con
Sara Bonci
Chiara Cappelli
Ciro Gallorano
Filippo Mugnai
poesie di Raffaello Pecchioli
Venerdì 18 settembre 21.15
Teatro comunale di Bucine
Sulla superficie l'idea di progresso, la comunicazione, il mercato, le politiche di sicurezza internazionale. Ma cosa c'è “Nel fondo”?
Un tappeto di giornali vecchi, utili a incartare ciò che resta di quattro personaggi che identificano l'emarginazione che cova sotto le ceneri del post-capitalismo: un ex attore alcolizzato, una prostituta che sogna il grande amore, un nobile decaduto, una giovane moglie che scappa dal marito geloso.
L'idea coraggiosa di attualizzare il novecentesco "Nei bassifondi" di Maksim Gor'kij nasce grazie al tutoraggio della Diesis Teatrango Compagnia Teatrale di Bucine, collettivo che da anni si occupa di produzione, formazione e pedagogia teatrale. La compagnia, formatasi sotto la direzione artistica di Piero Cherici e Barbara Petrucci, è tra le fondatrici della Rete Teatrale Aretina .
Ed è infatti al teatro comunale di Bucine che venerdì sera Sara Bonci, Chiara Cappelli, Ciro Gallorano e Filippo Mugnai debutteranno sotto la regia di Ciro Gallorano, provando a rispondere teatralmente alla domanda: “Chi sono i nuovi emarginati sociali?”. E loro, gli artisti, si mettono dentro la categoria. Lo spettacolo, basato su fonti di ispirazioni diverse come il teatro di prosa, danza e installazioni video, attualizza l'opera ambientata nella Russia pre-sovietica.
In scena tra bottiglie e sedie rovesciate, l'affresco di quattro anime rotte di questa Europa che non sono riuscite a integrarsi e sono state sputate via dal sistema. Ed è lì che vivono, in quel fondo, nello scantinato dove nascondiamo la crisi, dove parole come “integrazione” e “speranza” hanno perso tutta la loro potenza. E se esci fuori, l'unico modo per sopravvivere diventa passare il confine e imbracciare un kalashnikov.
Rosamaria Aquino 11/09/2015