Lunedì 16 marzo si è svolta la terza edizione della serata "Arti contemporanee in scena per Alyn" al Teatro Franco Parenti di Milano, evento benefico a favore di Alyn Hospital di Gerusalemme, un ospedale che ha una forte rilevanza internazionale per la ricerca medica all'avanguardia e per le specifiche terapie che vi vengono applicate ma rappresenta soprattutto un simbolo in Medio Oriente di collaborazione tra popoli. Alyn, prima ancora di essere un ospedale, è luogo d’incontro tra culture e religioni, nel quale viene rinnovata la speranza di tutti quei bambini che, soffrendo di patologie particolari, trovano terapie efficaci ideate appositamente per ciascuno di loro. In questo ospedale si cerca soprattutto di creare quelle condizioni che possano permettere ai bambini e ai ragazzi di vivere oltre la loro disabilità, di superare le barriere della malattia e poter fare quello che fanno gli altri bambini, semplici gesti che li rendano vivi e felici, senza distinzione di religione, etnia e provenienza. Per fare questo però sono necessari strumenti tecnici per creare situazioni possibili, per rendere l'ambiente adatto a svolgere attività altrimenti inaccessibili e per questo è necessario far conoscere come questo ospedale lavora e quali obiettivi cerca di raggiungere. Presente alla serata la Dottoressa Maurit Beeri, Director General di Alyn, che ha parlato delle attività di Alyn e dell'anima di questo centro, luogo che vuole trasformare il dolore in vita, per rendere ogni istante di questi bambini speciale e degno di essere vissuto.
Il tema di questa terza edizione è "I poteri delle donne", arti contemporanee in scena, un evento che pone al centro l'interazione tra musica, danza e pittura attraverso artisti che, con le loro differenti provenienze geografiche, ben rappresentano il sincretismo culturale e la multietnicità propria di Alyn; la regia della serata è affidata a Alberto Oliva e Ivan Bert.
La serata si apre con Uri Caine, il poliedrico pianista e compositore statunitense che , attraverso un concerto di piano solo, in un viaggio musicale nel tempo e nello spazio conduce gli spettatori in un mondo che da citazioni classiche passa a suggestioni contemporanee attraverso il linguaggio del jazz; la musica si diffonde nella Sala Grande del Teatro Parenti avvolgendo il pubblico e trascinandolo lontano, in un universo di note che creano un'atmosfera sognante. Poi la parola passa a Philippe Daverio che partendo da un estratto del suo ultimo libro "Il secolo spezzato della avanguardie" ci regala una sua chiave interpretativa del mondo della danza. Spazio poi a Piercarlo Sacco, che con il suo violino, consegna al pubblico un'interpretazione di "Red Violin" di John Corigliano.
A travolgere gli spettatori ci pensa Ivan Bert che con la sua tromba dirige la Dark Magus Syncretic Orchestra in una composizione dedicata alla dea Parvat e ispirata alla ricerca degli archetipi femminili. La musica esplode e frammenti di note si disperdono lasciando scie invisibili ma vibranti; l'esibizione è arricchita dalla performance di Stefano Giorgi, che realizza dal vivo le scenografie che raccontano attraverso le immagini le suggestioni generate dalla musica. La donna è anche al centro della danza nella figura di Tersicore, evocata dalle movenze della Compagnia Egri Bianco Danza con un passo a tre del coreografo Raphael Bianco e dall'esibizione dei danzatori dell'Accademia del Mestre brasiliano "Baixinho".
Il ricavato della serata è stato interamente devoluto a favore di Alyn Hospital di Gerusalemme; per tutte le informazioni sul progetto è possibile consultare il sito www.alyn.org.
(Tamara Malleo)