Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

#Loro: otto giovanissimi attori per raccontare la vita ai tempi dei social

Giovanissimi e con tutta la vita davanti eppure ridotti a combinazioni numeriche, anonimi account su internet e sui social network: sono i protagonisti di “#Loro”, spettacolo della compagnia teatrale MaTeMù diretto da Gabriele Linari e andato in scena dall’8 all’11 giugno al Cometa Off.
L’idea dell’omologazione e della perdita di identità si riscontra sin da subito, da quando gli otto attori del laboratorio offerto dal Centro Giovani e Scuola d’Arte salgono sul palco in penombra e con indosso una maschera. Scoperto il volto, tornano a essere studenti adolescenti, vittime dell’odio e dei cosiddetti “haters”.
In uno spettacolo in cui la narrazione non è lineare ma frammentaria e ridondante, ognuno di loro ha una storia da raccontare e uno sguardo corrucciato da mostrare. La scena sospesa nel tempo e nello spazio diventa specchio della loro loro1vita tra i banchi, a casa o per strada, ma soprattutto on line. Ed è nell’indifferenza o nell’accanimento morboso ai profili virtuali che si attua un annullamento profondo, quella sorta di noia esistenziale teorizzata da Sartre che oggi accomuna tutti i Millennials. Il testo drammaturgico porta a riflettere sui meccanismi della comunicazione attuale ponendo in maniera ossessiva domande come “A cosa stai pensando?”, lo stesso interrogativo che compare nello status di Facebook.
Le vicende emergono con forza ma senza uno scopo preciso; nell’immobilismo e nella staticità, messi in scena volutamente, spiccano gli sfoghi di rabbia, tentativi di ribadire la propria esistenza davanti a chi non tollera lo straniero o il diverso e costruisce compulsivamente un’immagine “social” finta e distante. I protagonisti desiderano tornare all’autenticità e dire “basta” a tutto quello che li circonda, mentre sulle note della canzone “Che freddo fa” di Nada si lanciano in un ballo liberatorio sfidando il gelo di questa realtà telematica. La regia va di pari passo con la scrittura per dare l’idea di una situazione estenuante, mentre gli interpreti, nonostante siano alle prime armi, riescono a comunicare il disagio e il senso di frustrazione che provano nell’appartenere a una comunità dai confini incerti.
In una sorta di ritorno alle origini, tuttavia, l’arte drammatica riacquista la sua funzione catartica e si fa carico dei problemi di un mondo in costante divenire. “Crediamo fortemente nelle possibilità del teatro sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista professionale – afferma l’autore e regista Gabriele Linari – #loro è il primo spettacolo, quindi, della neonata Compagnia, un progetto professionalizzante che, oltre che cultura, creatività e aggregazione, generi lavoro per i partecipanti. Una nuova vita è possibile per il teatro e passa per le nuove generazioni e solo attraverso un percorso formativo che sia non rigido ma umano, fatto di persone e sempre, sempre rivolto all’idea del lavoro”.

Silvia Natella 15/06/2017

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM