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Il Manifesto: arriva a Roma lo spettacolo teatrale con Francesco Bonaccorso

Dopo essere stato rimandato la scorsa estate causa Covid-19,  debutta finalmente sabato 15 e 16 maggio al Teatro Belli di Roma “Il Manifesto”, spettacolo scritto e diretto da Paolo Roberto Santo ed interpretato da Francesco Bonaccorso. Un monologo ricco di ironia e malinconia, che, partendo dall’esperienza personale del protagonista, affronta un viaggio nel contemporaneo e propone una riflessione sui sogni e le ambizioni di un giovane uomo.

Al centro della storia Tommaso, un fuorisede di venticinque anni che, dopo aver conseguito la laurea in “Scienze della Comunicazione”, si barcamena come può per trovare un lavoro e dare uno scopo alla sua vita. Un pomeriggio come tanti trova però un’occasione: un lavoro come manifesto umano per pubblicizzare un nuovo e rivoluzionario modello di carta igienica. La mansione consiste nell’indossare un cartellone pubblicitario e vagare per la città, nella speranza che qualcuno lo noti. Durante le sue lunghe passeggiate, Tommaso osserva le persone attorno a lui e si lascia andare a lunghe riflessioni che lo porteanno a mettere in discussione tutta la sua vita. Si domanda il motivo per cui, per avere una minima prospettiva di vita, debba andare in giro con un cartellone addosso. E soprattutto si chiede perché, con o senza cartellone, venga continuamente ignorato dal resto del mondo.

“Il Manifesto” è un monologo teatrale contraddistinto da una messa in scena minimalista ed essenziale. Le proiezioni video, le luci e le ombre dialogano continuamente con il protagonista e diventano metafora dei passanti incontrati per strada o dei suoi fantasmi interiori. Come Tommaso è apparentemente immerso nella sua solitudine, così Francesco Bonaccorso mette alla prova le sue capacità espressive e interpretative, traendo forza da un allestimento povero e senza orpelli. Attraverso la fusione di momenti comici con altri più intimi e introspettivi, il regista compone un vero e proprio “manifesto” della nostra contemporaneità, uno specchio di una generazione carica di ansie e delusioni che insegue instancabilmente i propri sogni.

Elisa Pizzato  11/05/2021

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