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"Elena" di Antonio Latella: figura tragicomica vittima del giogo degli dèi

A cavallo di un unicorno, smaliziata, provocatoria: ecco Elena (Barbara Chichiarelli) impegnata nel suo prologo acceso come le fiamme che stanno finendo di bruciare su Troia, in un’atmosfera ruvida e punk come le note di apertura dei Nomatars nella loro personale versione di Yellow Submarine”dei ben più famosi The Beatles. «Io sono quella per cui è iniziato tutto», è la premessa quasi autocelebrativa, che comincia a segnare il distacco dell’opera di Antonio Latella rispetto a quella euripidea. Il cavallo di legno, parto dell’astuto Ulisse, ha compiuto il suo dovere, e la vendetta di Menelao (Ludovico Fededegni) si è abbattuta sugli abitanti di Ilio.  

Il secondo movimento di Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia alza il sipario (seppure virtuale, in scena il 24 maggio 2020) al suo pubblico, mettendolo di fronte all’invettiva lanciata nei confronti della donna attraverso i tormenti e la rabbia di Ecuba (Giuliana Vigogna), moglie dell’ormai defunto re Priamo. «Quale sarà il destino delle donne troiane? Essere schiave del nemico?», si domanda la vecchia regina, mentre invoca le Erinni e maledice i Greci con voce straziante. Nessuna speranza da demandare alla progenie di Ettore, che in cerca del benestare della nonna si atteggia ad eroe pronto a vendicare il sangue paterno, come un bambino incapace del pensiero stesso della guerra. Il palcoscenico scelto da Latella è un vero e proprio salotto familiare minimalista, dove si consumano i risvolti tragicomici dell’inganno concepito dalla dèa Era, ovvero quello di aver creato “un fantasma dotato di respiro, un vuoto miraggio” in tutto simile a Elena. Esiste davvero la donna che insinuò Paride e divenne, banalmente, il pretesto di una guerra, di cui altro non restano che lutti e sofferenze?

Il coro delle donne si riunisce in un’unica grande dichiarazione: «Tutto questo mi fa paura. Mai avuto paura! Odio il mio nome! La storia che voi conoscete è tutta inventata, è stata la mia ombra. Smettetela di dire che sono una tr…!». Ecco la vera Elena, quella di Euripide, colei che mai venne meno ai propri voti nuziali e fu nascosta da Ermes in Egitto, presso il re Proteo. Mentre il bandolo della matassa sordida degli dèi viene sciolta in un susseguirsi esagitato di domande, risposte, beffe e timori, un lamentoso e incredulo Menelao - sopravvissuto alle peripezie del mare - naufraga proprio sulle terre ora governate da Teoclimeno. «Mia moglie, sì, è tutta colpa sua!», mentre le “mille voci” di Elena si interrogano sul futuro, progettando la morte pur di non cedere alle trame del re d’Egitto che la vorrebbe in sposa. L’inganno finale si compie: Menelao riesce a fuggire insieme alla sua fedele moglie, la vera Elena.

Ma cosa resta veramente di tanto sangue e strazio? E’ forse libera o ancora succube degli uomini, la donna la cui identità sembra non distaccarsi da quella di colei che soffiò sulle braci di Troia? Quale libero arbitrio esiste, se persino la concezione stessa dell’amore, come della guerra, non è niente di più che un misero pretesto escogitato dagli dèi per manovrare a loro piacimento la vita degli uomini?

L’Elena di Latella è una finestra aperta sul senso della libertà, della sua esistenza, che persino in questa rivisitazione moderna del classico euripideo lascia gli spettatori tra dubbi e incertezze: “scoperti” come i corpi degli attori/attrici cui la tragicommedia è stata affidata. E l’unica cosa che resta da fare, in un ultimo, desolante gesto da moglie annoiata della Elena/Chichiarelli, è arrendersi all’inevitabile.

 

Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia è nato nel 2016 dal Corso di Alta Formazione che Antonio Latella ha condotto per Emilia Romagna Teatro Fondazione dirigendo sedici attori e sette drammaturghi, ed è divenuto un vero e proprio caso teatrale. Dal 23 maggio, ogni giorno alle ore 18.00 sarà online un nuovo capitolo fino a domenica 31 maggio, data in cui sarà possibile assistere agli otto spettacoli in forma di maratona dalle ore 15.00. I video, a cura di Lucio Fiorentino, rimarranno disponibili nella pagina ERTonAIR fino al 30 giugno.

Jacopo Ventura  26/05/2020