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"Non ti vedo da vicino", una colorata commedia che supera la paura di vivere

non ti vedo da vicino cast

"Non ti vedo da vicino" è una coloratissima commedia scritta da Alessandra Merico ed Enzo Casertano, con la regia di Vanessa Gasbarri, andata in scena al Teatro 7 di Roma insieme a Fabio Avaro e Danila Stalteri dal 3 al 15 aprile scorsi. 

Non ti vedo da vicino

Immersi in una scenografia ricca di variopinti oggetti di scena, i protagonisti della commedia sono l’ironia e i sentimenti. Tra peluche, giocattoli, violini e merletti, le emozioni si alternano e rimbalzano in due appartamenti posti uno accanto all'altro. Uno è quello del buffo misantropo e costruttore di giocattoli Filippo (Enzo Casertano) “poco incline alle convenzioni sociali e amante del silenzio più assoluto” e l'altro è quello della timida e impacciata musicista Aurora (Alessandra Merico) che passa il suo tempo a prepararsi per un’importante esame di violino. 

L’iniziale incompatibilità della "convivenza" si trasformerà presto in una relazione d’amore platonica e tutt’altro che convenzionale, costruita attraverso l’unica cosa che divide la coppia innamorata: una sottile parete in comune. L’assolutamente spontanea (e partenopea) recitazione di Enzo Casertano regge il piacevole scorrere della commedia che diverte e fa sorridere fino alla fine.
Ma vero nucleo della trama è la possibilità di cambiare e crescere. I protagonisti, Filippo e Aurora, insieme agli altrettanto spassosi Armando (Fabio Avaro) e Anna (Danila Stalteri) sono donne e uomini dai caratteri profondamente definiti e radicati. C’è chi si chiude in casa con le proprie paure, chi nasconde l’insicurezza con gli attacchi di panico e invece chi ostenta sex appeal e spavalderia a discapito dei sentimenti. Ma cambiare si può, e Non ti vedo da vicino ne dà un dolcissimo esempio. Così è sufficiente scambiarsi qualche parola attraverso una sottile parete per farsi compagnia, divertirsi, innamorarsi e crescere, senza dare peso all'età.

Ed ecco che l’iniziale fastidio di una convivenza forzata diventa man mano l’antidoto a una vita mai realmente vissuta: Aurora affronterà l’esame di violino (senza far suonare l’allarme antincendio della scuola di musica) e Filippo riuscirà persino ad uscire di casa abbandonando giocattoli e videogiochi.
Vanessa Gasbarri, attraverso la semplicità della delicata favola moderna di Non ti vedo da vicino, regala ad un pubblico sorridente e divertito fino alla fine, la possibilità di liberarsi dalle proprie paure e di imparare a vivere, a qualsiasi età, cominciando a comunicare, prima di tutto con se stessi.

Marta Perroni

14/04/2018