Una vecchia lastra di marmo in Vicolo dei Chiodaroli riporta ancora il nome di Romolo Balzani, incarnazione genuina e poliedrica della canzone classica romanesca che, a cavallo tra Otto e Novecento, diede vita a leggende musicali intramontabili come “Barcarolo romano”, “Eco der core” o “Semo o nun semo”.
Quest’ultimo è il titolo scelto da Nicola Piovani per spolverare dalla soffitta uno spettacolo musicale delicato e vorace, che seduce come una serenata, stuzzica come uno stornello e baccaglia come un saltarello, in un raffinato omaggio alla “mejo” tradizione romana.
Roma, “tanto pe’ cantà”, “nun fa la stupida stasera”, regalandoci il sapore originale di antiche note e canti, per un teatro di citazioni celebri - da Petrolini a Trovajoli - e per un concerto vestito a festa da un prezioso ensemble strumentale fatto da pochi, strumentali, gioielli d’epoca.
Ornato dalla verve di un attore eccezionale, Massimo Wertmüller, lo spettacolo vibra delle corde di quattro cantanti dalle indiscusse qualità vocali: l’espressiva e intensa Donatella Pandimiglio, la tenera e matura “figlia d’arte” Carlotta Proietti, la soave Sara Fois, fino all’altero Pino Ingrosso, ancora al fianco di Piovani con i suoi lucidati gorgheggi e le modulazioni in falsetto.
In un Teatro Olimpico gremito da un pubblico entusiasta si sovrappongono linguaggi, ritmi e toni popolareschi, conditi da una poetica ironia “magnereccia” e coordinati dalla sapiente bacchetta di Piovani in un elegante quadro d’autore.
SEMO O NUN SEMO
uno spettacolo di Nicola Piovani
con Pino Ingrosso, Donatella Pandimiglio, Carlotta Proietti, Sara Fois e Massimo Wertmüller
Testi a cura di Pietro Piovani
Coordinamento scenico di Norma Martelli
In scena Ensamble Aracoeli - Andrea Avena (contrabbasso), Nando di Modugno (chitarra), Fabio Ceccarelli (fisarmonica), Alessio Mancini (flauto), Sonia Maurer (mandolino), Pasquale Filastò (violoncello)
Dal 30 settembre al 4 ottobre
Teatro Olimpico - Piazza Gentile da Fabriano 17
Giulia Sanzone 07/10/2015