Questa è la storia di un sogno, di una speranza, quella di Billy, ma anche di chi lotta per inseguire le proprie aspirazioni e del direttore del Teatro Sistina, Massimo Romeo Piparo, che firma la regia del primo adattamento teatrale italiano del famoso film di Stephen Daldry del 2000, “Billy Elliot”.
Con le musiche di Elton John, suonate dal vivo dall'orchestra diretta dal maestro Emanuele Friello, in un allestimento dall'aria internazionale curato dalla Peep Arrow Entertainment e Il Sistina, “Billy Elliot, il Musical” ha debuttato sul palco del teatro romano il 5 maggio con un grande successo di pubblico, completando la trilogia del regista Piparo, iniziata con “Full Monty” e “Jesus Christ Superstar”.
Il sogno del giovane Billy è portato in scena per gli spettatori italiani da un giovanissimo ma straordinario talento, Alessandro Frola, 14 anni, sguardo timido, occhi azzurri e un curriculum da piccola étoile.
La storia, che fa sognare intere generazioni di talenti, è abbastanza nota: nell'Inghilterra bigotta dell'era Thatcher, delle fabbriche che chiudono e dei lavoratori in rivolta, un ragazzino di 11 anni, Billy, figlio di un minatore, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che vorrebbero diventasse pugile. Quando però scopre la sua passione per le scarpette da ballo, l'amore per la danza e la voglia di farcela trionferanno e saranno più forti di ogni imposizione.
In “Billy Elliot, il Musical” c'è davvero tutto: il rapporto padre-figlio, quello tra maestro-allievo, la figura della madre, i rapporti sociali, l'amicizia tra adolescenti che riesce a superare ogni discriminazione di orientamento sessuale. Tutto viene raccontato con la formula del musical, con coreografie e musiche coinvolgenti, canzoni con testi che fanno riflettere (“Siamo nella stessa barca, sempre insieme” è il ritornello che accompagna la scena della rivolta che vede per protagonisti i minatori e la polizia), con una scenografia mobile curata da Teresa Caruso, i cui elementi appaiono e scompaiono dal palcoscenico muovendosi su dei binari e affiancando gli interpreti nella messa in scena.
Ad accompagnare il giovane protagonista, Alessandro Frola, un cast di eccezionali talenti, giovani e meno giovani, che hanno contribuito al caloroso apprezzamento del pubblico in sala che non si è risparmiato nell'elargire applausi durante le due ore dello spettacolo: Luca Biagini nel ruolo del padre Jackie Elliot; Sabrina Marciano in quello di Mrs. Wilkinson (la maestra di danza che scopre il grande talento di Billy); Cristina Noci nel ruolo della nonna, Donato Altomare ed Elisabetta Tulli, il fratello Tony e la mamma di Billy; lo straordinario e giovanissimo Christian Roberto, interprete di Michael, l’amichetto di Billy, Simone Romualdi, Kevin e Billy del secondo cast. Sul palcoscenico anche le Children Tappers, la classe di danza delle bambine dove Billy scopre la sua passione per la danza e 30 straordinari performer coreografati da Roberto Croce.
“Billy Elliot The Musical” ha debuttato già nel 2005 nel West End (Victoria Palace Theatre, Londra) ed è stato nominato per nove Laurence Olivier Awards – il massimo riconoscimento europeo per i Musical – vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che lo spettacolo arrivasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards – gli Oscar del Musical – e dieci Drama Desk Awards.
Ora è il momento dell'Italia: lo spettacolo di Massimo Romeo Piparo sarà in scena a Roma, al teatro Sistina fino al 24 maggio per poi intraprendere un tour nella prossima stagione teatrale.
(Krizia Ricupero)