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L'Altrove Teatro Studio inaugura la stagione con L'Amore, la Morte e le Tasse

“Tutte le facce dell’Arte”. Venerdì 12 ottobre, l’Altrove Teatro Studio inaugura la Stagione 2018/2019 con lo spettacolo L’Amore, la Morte e le Tasse, liberamente tratto dal soggetto di Zach Helm. Fino a domenica 14 ottobre, i padroni di casa Ottavia Bianchi e Giorgio Latini – che ne cura anche la regia – saranno in scena con Patrizia Ciabatta, Alessandro Lori e Giulia Nervi.
Come un basso continuo, il ticchettio rapido e insistente di una macchina da scrivere, una voce di donna che racconta la storia di un uomo implicato in una vita apparentemente banale. Un’esistenza scandita da infiniti numeri, incessanti calcoli e da una profonda solitudine. Harold potrebbe trascorrere tutta la sua esistenza in questo limbo di silenzio e inutilità se un giorno questa voce non cominciasse a perseguitarlo per annunciare la sua imminente morte. Così inizia il viaggio più importante della vita di questo stralunato agente delle tasse, alla ricerca spasmodica di una salvezza. Si imbatterà in vari personaggi che concorreranno, tutti, ognuno a proprio modo, a dipanare la trama della sua vita: uno psicologo delle risorse amane, un eccentrico professore di letteratura, un’affascinante fornaia. Riuscirà, forse, a scoprire a chi appartiene la voce che sembra giocare col suo destino, domandandosi fino all’ultimo respiro quale sarà il finale tanto atteso della sua strana storia: commedia o tragedia? Loc Altr
Liberamente tratto dall’arguto testo di Zach Helm e riadattato nella drammaturgia da Giorgio Latini, lo spettacolo mette in scena cinque attori, cinque ritmi vitali differenti, rinchiusi dalla luce dei loro angusti spazi vitali. Muovono sentimenti e oggetti quotidiani in un disordine comune simile al caos della vita in cui c’è sempre l’orologio di qualcuno a fare da memento mori. Qualche breve momento di calma, indispensabile e dolce pausa tra due dolori, fino al loro incedere verso l’epilogo finale.
Se ci fermassimo a riflettere un momento, questa dura realtà riguarderebbe molti di noi. Tuttavia, anche se sapere di dover morire è il motore che ci spinge ad agire nel corso della vita, spesso siamo così presi dal malumore, da questioni di minor importanza rispetto all’ineluttabilità di questo comune destino, da dimenticare quale meravigliosa occasione ci sia stata offerta.
I personaggi di questo testo hanno trovato i loro metodi per sopportare il peso della vita, siano questi solipsistici e ossessivi (il tabacco, lo studio della letteratura, la matematica) o altruistici (l’amore, la cura, l’affetto per gli amici). Lo scontro tra queste due avverse filosofie, tra gli animi inclini all’eremitaggio e quelli che vorrebbero aprirsi al mondo, è il cuore di questa storia. Coloro che avevano scolpito gli esiti delle loro vite nella ruvida pietra della prevedibilità vedranno sbriciolarsi le proprie certezze in una nuvola di polvere, perfino quel che riguarda la morte e le tasse.

Per la prima, Ottavia Bianchi e Giorgio Latini avranno il piacere di fare un brindisi con il pubblico a fine spettacolo per l’apertura della Stagione 2018/2019 dell’Altrove Teatro Studio.

U.s. 09/10/2018

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