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Al Teatro Grassi di Milano in scena “Il Cinghiale”, spettacolo inchiesta sulla censura nella Cina delle trasformazioni

Nuove riflessioni per una nuova storia nella rassegna teatrale del Festival Trame d’Autore dedicata alle trasformazioni della Cina, con lo spettacolo “Wild Boar (Il Cinghiale) di Candance Chong Mui-ngam. Testo corale che vede in scena, come se assistessimo ad una prova, con manoscritti alla mano, anche la regista Maria Cristina Madau. “Il cinghiale” è un testo inteso come allegoria politica dalle tinte noir sui nuovi media, controllati dal governo e dalle grandi Compagnie. “Il cinghiale”, nasce da un’opera scritta nel 2011 per l’Hong Kong Arts Festival. Messo in scena e premiato nel 2012, fronteggia il tema dell’autocensura e dello sviluppo urbanistico scalpitante delle metropoli contemporanee in crescente trasformazione. In una città non definita, ma che potrebbe essere un’immaginaria Hong Kong, due giornalisti indipendenti si scoprono investigatori sulla scomparsa, in circostanze misteriose, di un importante storico e intellettuale della Città. La ricerca di prove che testimonino l’uccisione dell’uomo, inconsueto modello d’integrità morale e impegno civile, li condurrà alla scoperta dei piani segreti del governo per una modifica urbana, premonitrice in concreto di spaccature dell’essenza civile. L’autrice, Candance Chong Mui-ngam, classe 1977, ha presenziato allo spettacolo, nella traduzione italiana a cura di Alice Spisa. Candance, come la chiama affettuosamente Lucrezia Calicchio, direttore artistico di Trame d’Autore, nonché di Outis, ha collezionato diversi premi: Best Artist Award per il teatro dell’ Hong Kong Arts Development Council, quattro volte l’Hong Kong Drama Award per il miglior testo. I suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati, tra gli altri, a Seoul, Tokyo, Macao, Singapore e Shanghai. In questo spettacolo, Candance sembra volerci dire che il giornalismo è la prima bozza della storia. E la grande metropoli in tumulto, travolta da una irrefrenabile trasformazione, finisce col punire chi tenta di contrastare la stabilità sociale, ovvero chi ha il coraggio di parlare di tali cambiamenti e degli effetti ad essi associati. Uno spettacolo che ha il sapore dell’inchiesta dove c’è spazio anche per l’amore e la vita di coppia anch’essa scossa dai travolgimenti sociali della megalopoli. Il rosso è il colore che s’insinua nella scenografia di questo spettacolo, un colore forte, deciso, simbolo della fecondazione, di nuova vita, e quindi anche metafora della trasformazione del tessuto urbano e sociale.

Piccolo Teatro Grassi
17 settembre

Wild Boar (Il Cinghiale)
di Candance Chong Mui-ngam
traduzione di Alice Spisa
con Sara Bellodi, Giovanni Calò, Roberta Lidia De Stefano, Giuseppe Palasciano, Matteo Vitanza
regia di Maria Cristina Madau

Adele Labbate 19/09/2015