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"Guarda indietro, guarda avanti": torna il Festival Teatri di Vetro

Due mesi di programmazione, oltre quaranta spettacoli di teatro, danza e musica e nove spazi pronti ad ospitarli. È tutto pronto per l’XI edizione del Festival Teatri di Vetro.
Quest’anno il filo conduttore, scelto dagli organizzatori di una delle più importanti rassegne italiane di arti sceniche contemporanee, collega tra loro passato, presente e futuro con lo slogan: “Guarda indietro, guarda avanti”. Tutti gli spettacoli, previsti in calendario e consultabili sul sito teatridivetro.it, fanno parte di un’unica grande riflessione sulla storia, dove la conoscenza approfondita dell’origine diventa fondamentale per avviare il processo innovativo, vitale nella creazione performativa contemporanea.
La manifestazione, sotto la direzione artistica di Roberta Nicolai, comincerà il 21 settembre e terminerà il 12 novembre. Ad aprire ufficialmente le danze sarà l’installazione di Salvo Lombardo e Isabella Gaffè dal titolo “B-Side” presso la Fondazione Volume! Una raccolta di documenti visivi e sonori di gesti “non straordinari” di passanti nello spazio pubblico. Sempre a settembre, questa volta il 22 all’interno delle Carrozzerie not, ci sarà poi il focus sulla danza araba condotto da tre giovani coreografi Mounir Saeed, Bassam Abou Diab e Hamdi Lakhdher che rielaboreranno i segni della tradizione attraverso la propria ricerca coreografica. Ottobre sarà invece il mese del teatro con diverse ed interessanti rappresentazioni. Si parte il 2 al teatro Vascello con l’interpretazione in sardo di un grande classico. La compagnia Teatropersona/Teatro di Sardegna infatti porterà in scena “Macbettu”. Restando sempre in tema “classici” il 14, a Centrale Preneste, Oscar De Summa e La Corte Ospitale interpreteranno “Riccardo III e le regine”. Da rielaborazioni di testi passati a messe in scena di romanzi moderni, quest’anno il Festival propone, l’11 ottobre sempre presso Centrale Preneste, il fortunato spettacolo “Da parte loro nessuna domanda imbarazzante” di Fanny&Alexander e Ateliersi, ispirato a “L’amica geniale” di Elena Ferrante.Teatridivetro04

Chat e social saranno invece al centro di “In your face”, il 12 ottobre, di Ateliersi, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, pronti ad indagare sull’attitudine contemporanea di scandire la propria quotidianità attraverso la condivisione in rete. L’undicesimo anno della manifestazione vede anche una nuova collaborazione con il teatro Brancaccino. Qui il 20 e il 21 ci sarà “Dove tutto è stato preso” di Bartolini/Baronio. Uno spettacolo ispirato a “Correzione” di Thomas Bernhard dove il passato, fatto di fonti letterarie e teatrali, diventa essenziale per porre le giuste domande sul futuro. A chiudere il mese e gli appuntamenti con il teatro sarà “Heretico_dopo questo apparente nulla” di Leviedelfool. Il teatro Vascello diventerà per una sera testimone della trasformazione del linguaggio della religione cristiana in linguaggio scenico, in cui le parole si intrecciano con la danza e la visione.
Tra uno spettacolo teatrale e l’altro Centrale Preneste e Carrozzerie not. saranno anche la culla della danza per quest’edizione del Festival. Tra gli innumerevoli spettacoli segnaliamo il 5 ottobre “Questo lavoro sull’arancia” della compagnia Tida che, partendo da Arancia Meccanica, si interroga sulla natura del dispositivo scenico nelle sue forme di potere e violenza. Interessante poi il 6 “T.I.N.A (There is no alternative) di Giselda Ranieri e Aldes in cui una donna prova a definirsi tra mille puntini di sospensione. Non mancheranno poi le sperimentazioni con “Album” di Stefano Questorio, sempre il 6 ottobre, che si pone un progetto semplice e rigoroso: coreografare l’album rock dei Suicide come se fosse musica per balletto.

Teatridivetro02Come nel teatro, anche nel settore danza si avrà la possibilità di assistere a performance che propongono rivisitazioni e riscritture di grandi classici come il “Cigno” di Loredana Parrella e Cie Twain il 5 ottobre, e a creazioni che fondono tra loro danza, teatro e pittura in un concentrato di pura arte come “D’animanimale” di Paola Bianchi e Ivan Fantini. Quest’ultimo andrà in scena il 31 ottobre presso la libreria Le sorgenti a Bolsena, il 1 novembre al Mat di Viterbo e il 2 all’interno del liceo artistico Midossi di Vignanello.
Dal 3 al 12 novembre il Festival si sposterà ad Ostia presso il Teatro del Lido. Qui saliranno sul palco giovani coreografi under 35 come Yoris Petrillo, Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza. In questi ultimi giorni ai già citati teatro e danza si unirà anche la musica elettronica e elettroacustica, grazie anche alla collaborazione con il Conservatorio O. Respighi di Latina. Anche qui non mancherà la coesistenza del passato con il futuro come testimoniano “Call to mind” di Breaking Wood e Walter Paradiso dove l’elettronica incontrerà il clarinetto e “Winterreise” di Cipitelli, Sbardoni, Schiavone, Vinella che daranno una loro lettura della figura di Cassandra.
Non resta dunque che aspettare il 21 settembre per scoprire tutte le potenzialità del teatro, della danza e della musica contemporanee e “guardare indietro, per guardare avanti”.

 

Eleonora D’Ippolito 16/09/2017

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