Teatro
CAGLIARI – Il ruolo dello skipper ha molti punti di contatto con quello del regista. Entrambi devono avere polso saldo e sempre la situazione in pugno, hanno un luogo da gestire e persone da muovere in uno spazio con codici prestabiliti, devono dirigere, spostare, decidere, avere una chiara visione d'insieme, fuori e dentro la scena. Lo skipper ha a che fare con una barca a vela, con i marinai e con il mare, il regista con il palco, gli attori, gli imprevisti. Mondi che appaiono lontani ma ruoli simili per determinazione, consapevolezza, forza, presa di coscienza. Due mondi che difficilmente…
MONTICCHIELLO – Vivere d'istanti e non distanti, vivere d'istinti e non distinti. A volte un apostrofo fa la differenza, è il senso, il nesso che esplica, che potenzia, illumina, fa esplodere ed emergere. Il Covid non ha fermato il Teatro Povero di Monticchiello ma lo ha solamente cambiato, mutato, modificato, destrutturato forse in una chiave da prendere in considerazione anche per le prossime annate. Invece che il palco frontale in Piazza della Commenda, come di consueto, quest'anno sono state predisposte varie stazioni, una sorta di Via Crucis senza tragedia, o “Isole” come le hanno chiamate i drammaturghi Giampiero Giglioni e…
LISBONA – Almada è sempre un soffio, un respiro, quasi un'isola lontana e vicina a Lisbona, ai suoi azulejos, alle sue strutture che cambiano, alla sua storia. Almada la vedi, è lì a portata di mano, la fotografi in lontananza che sembra irraggiungibile e quel ponte, sempre rosso fiammeggiante, pare un elemento scenografico e cinematografico messo lì per aumentare la magia del posto, delle acque che si incontrano, veloci del Tago e feroci dell'oceano a cozzare proprio davanti ai tanti murales, carichi di espressività e socialità, nati sulle vecchie e scalcinate mura di ex magazzini e vecchie fabbriche, cantieri navali…
SANSEPOLCRO – Guardi il cartellone del festival di Sansepolcro e rimuovi il pensiero sul Covid e su tutti i danni che, a cascata, sta procurando (e la valanga che nei prossimi mesi porterà nuovi scompensi) al settore dello spettacolo. Un calendario fitto, pieno, denso, corposo, una settimana d'immersione tra le pietre antiche del comune di Piero della Francesca, che quest'anno compie i 500 anni dalla fondazione, e l'innovazione delle performance che, fin dal suo debutto-scommessa (ampiamente vinta), diciotto anni fa, Lucia Franchi e Luca Ricci, i due direttori artistici, scelgono, portano, accompagnano, supportano con un lavoro costante che ha la…
CAMPI BISENZIO – Ci sono bambini che non vogliono andare a scuola, vedi Lucignolo e di conseguenza Pinocchio, e bambini che invece ci vorrebbero andare eccome. E' successo ai nostri figli, nipoti, piccoli la cui socialità, soprattutto quella fondamentale dell'apprendimento e della condivisione e delle esperienze quotidiane con i coetanei tra i banchi di scuola, si è bruscamente interrotta il 9 marzo con l'inizio della quarantena. Da qui parte, intelligentemente e con uno spirito connesso ai nostri tempi storici, lo spettacolo “Carlotta e la valigia del dottore” a cura della compagnia pisana Guascone Teatro (i tipi che organizzano da anni…
BOLOGNA – Arrivi alle Ariette, dopo Monteveglio in questo spicchio tra Bologna e Modena, passeggi nel bosco, scruti le nuvole, tocchi l'erba, noti il verde e ti sembra impossibile associare la quarantena, o lockdown per i più esterofili, ad un tale stato di grazia, ad una tale apertura, ad un tale respiro. Qui dove tutto è ampio, lontano a perdita d'occhio e non riesci a contenere tutto il panorama con lo sguardo. Nessun senso di chiusura, di costrizione, di clausura, di recinto. Qui la quarantena, in Valsamoggia, la volontaria reclusione rispetto ad altri nostri stessi simili, è una condizione normale,…
NAPOLI – Il mare ti dà sempre una possibilità, un'opportunità di apertura, di cambiamento. Napoli ha una finestra sul mare e sullo sfondo c'è disegnato un vulcano. La cartolina perfetta, quella che disegnerebbe un bambino delle elementari. Napoli però non è una cartolina, che sarebbe noioso, è molto di più, è tutte quelle ombre che fanno sì che la luce sia abbagliante, deflagrante, punga gli occhi e riempia lo sterno. Napoli è totalizzante, è empatica, è sotterranea, o meglio sottocutanea, se ti entra sotto pelle non se ne va più, non ti abbandona più. Il Mal di Napoli al posto…
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"Edoardo ha 25 anni e il lavoro che i suoi genitori sognavano per lui in una grande multinazionale. Ogni mattina lascia la stanza in affitto…