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Teatro

Filippo Gili celebra una liturgia dell’essenza umana con “Antigone” al Teatro dell’Orologio
Una sete di giustizia, divina e umana, sconvolge il senno di una polis globalizzata che ora, come ai tempi di Sofocle, ritrova a teatro gli echi acuti di morti senza onore, prede di guerre antiche e odierne, ammassate nelle fosse comuni della coscienza dal V secolo a.C. a oggi, da Atene a Roma, da Tebe a Kobane.I cadaveri non sepolti chiedono grazia dall’oltretomba: una passionale e impulsiva Antigone (Vanessa Scalera) paladina di misericordia corporale, si immola a vittima sacrificale per le spoglie di un fratello ucciso, oltraggiato dai decreti dispotici del sacrilego re Creonte. Filippo Gili è il demiurgo di…
Lavia torna con "Il sogno di un uomo ridicolo"
“L’equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto più interessante” (Bertrand Russel) “Siate affamati, siate folli” (Steve Jobs)“L’individuo equilibrato è un pazzo” (Charles Bukowski) Lo abbiamo criticato in tutte le salse, da anni, ma Gabriele Lavia, seppur nelle sue regie composite annichilisca testo, scene e gli altri comprimari “uccidendo” chiunque osi girare attorno alla sua figura eccentrica e accentratrice sul palco, nella versione monologante riesce ancora a dare il meglio di sé con una forza, una visceralità, un'attorialità fuori dal comune. Un uomo di settantatré anni capace di un'ora e mezzo di monologo tiratissimo, superbo, di continue cadute in forma fetale,…
L’atteso ritorno di  Romeo Castellucci a Cagliari con “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”
“Questo spettacolo non è esatto, questo spettacolo è merda d’artista. Vedere il proprio padre perdere le feci per casa, in cucina, in salotto è (in se) bestemmia.” Queste le parole che conclusero la lettera aperta che Romeo Castellucci scrisse nel 2011, in seguito alle aggressioni esplose intorno al suo “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”, opera che oggi rappresenta la prima parte di quello che è poi diventato un dittico insieme a “Il velo nero del Pastore”.In tale occasione Castellucci e la Societas Raffaello Sanzio, compagnia di punta della ricerca contemporanea nazionale ed internazionale, presero le distanze da gruppi di fondamentalisti…
L’appartamento – sold out: una commedia dal gusto amaro
Se è vero che il teatro, a metà tra realtà e finzione, porta in scena una quotidianità sublimata dei suoi aspetti più profondi, più tetri e alle volte più ilari, è vero anche che il primo obiettivo di uno spettacolo, commedia o testo shakespeariano che sia, è, a nostro parere, quello di scaturire nello spettatore un’emozione che resta una volta tornati a casa, un pensiero che sa bussare alle coscienze. Se il teatro è tutto questo “L’appartamento – sold out”, in scena dal 24 Novembre al Teatro Manzoni, ha mancato l’epicentro mettendo in atto una buona idea senza saper tradurre…
"Amore e Psiche" del Lemming: astenersi cuori deboli
Lo spettacolo ventennale del Lemming, storico gruppo di Rovigo, arriva a Vicenza dove il gruppo ha un suo nuovo spazio. “Amore e Psiche”, ingranaggio di una tetralogia, ha una forte relazione con lo spettatore, anche dal punto di vista numerico: “Edipo” aveva un solo astante, questo due, nove nel “Dioniso”, novantanove nell'“Odisseo”. Cabala e ribaltamento del teatro. Chi è attore e chi spettatore non è dato saperlo; tutti agiscono, o dovrebbero farlo. Questa la tesi di fondo del gruppo cresciuto attorno alla figura poliedrica e carismatica di Massimo Munaro. Ma, sorgono i ma. In un impianto certamente ben costruito, e…
“Orfeo ed Euridice”: il mito di un amore tra la vita e la morte
La sala Moretti del Teatro dell’Orologio è gremita. Il palco è un incrocio di lenzuola avvolgenti e paia di scarpe appoggiate ai lati, che trasformano la scena con soluzioni visive semplici ma efficaci, al confine tra casa e ospedale, tra Terra e Inferi. Traghettatore abusivo di anime moderne, un Caronte nostrano presenta i due personaggi attraverso il mito antico: quello di Orfeo e del suo canto straziante, che strappò la sua amata al regno dei morti prima di rompere il patto, voltandosi a guardare e perdendola per sempre. Metafora di un limbo contemporaneo, pena dell’accanimento terapeutico, l’inferno odierno in cui…
"La lucina" accende i ricordi nel bosco dell'esistenza
“Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli” (Kahlil Gibran)“Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri” (San Bernardo)“E questa nostra vita, via dalla folla, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre, e ovunque il bene” (William Shakespeare). Il teatro è attore e parola. E la parola è la terra, l'humus sul quale, dentro la quale nascono e fioriscono le storie. Storie di uomini, di sogni, di…

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